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Visualizzazione dei post da giugno, 2006

C'è tempo...

Ci sono, sfortunatamente per tutti, ho ancora voglia di scrivere, che pensavate che fossi sparito? No, amici, come al solito mi sono trovato in viaggio per destinazioni più che note, di quelle banali, solite, scontate. Quelle destinazioni da raggiungere facilmente in macchina, nonostante il caldo pazzesco e con il climatizzatore rotto... Tutte le fortune, eh? Quelle fortune che ti fanno ricordare di quando il climatizzatore in auto era un lusso e sudavi le sette camicie per fare 40km o giù di lì. Dovevo pubblicare (non dirò mai più "postare", grazie, Moya) qualcosa su Siena, ma non c'è stato il tempo di assaporare l'attimo, che subito mi sono ritrovato sbattuto in questo posto ameno, bellissimo, sempre in Toscana e non lontano da Siena, un po' spartano ad analizzarlo meglio, ma carico di segni, simboli e profumi che pensavo di aver dimenticato. Com'è che dice "il pilota" di Fossati? Ah, già... Che lui non porta mai pensieri pesanti, perchè sarebbero

Stormi d'uccelli neri...

Non c'è nè la nebbia agl'irti colli e non c'è nemmeno il cacciatore che fischia sull'uscio. Più che il maestrale tirava un fastidiosissimo vento di tramontana (qui ci vorrebbe una mia cara amica, conoscitrice di venti e correnti) e pare proprio che l'estate non abbia alcuna voglia di farsi vedere da queste parti. E si che più o meno dovremmo esserci, il cambio del guardaroba è oramai un ricordo lontano e penso che ognuno di noi abbia cominciato stoicamente ad indossare qualche timida maglietta con le maniche corte. Beh! Ero partito con l'intenzione di postare (che brutto come termine, ci sarà l'equivalente in italiano?) qualche foto del "mordi-e-fuggi" a Siena, ma l'umore ha fatto più cilecca del solito e non mi è riuscito di accumulare un discorso decente da associare alle immagini. In compenso il tempo di oggi si sposava molto bene con un po' di nuvolette che mi passano dentro la testa, compagne oramai inseparabili e alle quali sono anche

Com'è triste Venezia...

Premessa: il post ha la data del 2 giugno 2006 , era allora che doveva essere pubblicato. In quel frangente, purtroppo, la piattaforma Blogspot aveva un malfunzionamento relativo all'inserimento delle immagini e ve l'immaginate un post su Venezia senza immagini? Sarebbe come i maccheroni senza il cacio, come un cielo senza le stelle e come l'amore eterno senza due amanti che lo interpretino, bene o male che sia... Ma torniamo alle cose serie! Qui dovete ringraziare Francois Dorin (l'autore), Mogol (il traduttore) e Charles Aznavour (il magnifico interprete) per questo post che butto giù di ritorno da una città che ho visto tante volte, ma che non smette di trasmettermi quelle sensazioni a cui sono notoriamente avvezzi i fessi come me. Sapete, le solite cose, un misto tra incanto e tristezza, la sensazione di sentirsi soli nonostante la folla che l'attraversa tutti i giorni. E poi le gondole, quelle stranissime imbarcazioni che continuo a chiedermi come facciano a