Don't cry for me Taormina... (AZ-1756)
Ve la risparmio, questa volta, la pappardella relativa alla paura dell'aereo, agli aeroporti affollati e a tutto il resto. Però c'è da dire che il posto dove mi sono fermato stavolta, sempre per le canoniche 72 ore, merita davvero di essere rivisto con più calma e attenzione. Al di là di tutte le possibili considerazioni e luoghi comuni relativi alla bellezza delle coste siciliane, alla limpidezza del mare, alla maestosità dell'Etna, quello che a volte prende i soliti fessi come me è un misto di ammirazione e timoroso rispetto, sopita (neanche tanto) nostalgia e silenziosa malinconia. Ecco, questa è stata una delle volte in cui mi è dispiaciuto dover ripartire, avrei davvero voluto restare più a lungo per esplorare la costa, per parlare con i pescatori sulla riva, farmi dire che tipo di esca usavano e che tipo di attrezzatura andasse meglio per quei fondali. Magari avrei provato a pescare anch'io, tanto ai cestini vuoti ci sono abituato e non sarebbe potuto essere peggi...