Cime tempestose
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Arrivare in quel piccolo paesino, Cocullo, che per 364 giorni l'anno è meta facilmente e rapidamente raggiungibile, diventa una sorta di avventura il primo Giovedì di maggio e, così, sono andato alla ricerca di un itinerario alternativo che potesse evitarmi un ingorgo autostradale (esiste un'uscita sulla A24, per quel posto) e regalarmi qualche emozione in più, di quelle derivanti dalla scoperta di strade mai percorse prima o di posti visti solamente di sfuggita negli anni addietro. Quindi, come di consueto, si fa il pieno, ci si rifornisce di opportuni elementi di conforto (biscotti, acqua, sigarette, ecc.) e si parte con il navigatore acceso e con la piantina cartacea ben contrassegnata sul cruscotto. Mi piace questa cosa, anche se non dovrò fare più di 60-70Km. Mi
dà l'impressione di partire per chissà quale remota destinazione, anche se, per chi conosce un po' l'Abruzzo, è facile trovarsi senza volerlo, in posti *veramente* sconosciuti. L'uscita autostradale di Popoli (PE) è un luogo che conosco bene. Per una serie di motivi che è lungo da spiegare, ma che forse un giorno rivelerò, conosco a memoria ogni singola curva di quel tratto autostradale e anche della corrispondente strada nazionale. Potrei fare il percorso a fari spenti nella notte (Grazie Lucio!), senza neanche correre il rischio di morire.
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Da quel punto in poi cominciano i misteri, soprattutto perchè l'ultimo mio passaggio attraverso la Provinciale n.9 risale ad almeno 20 anni fa, quando andavo in giro con la mia bella pandina 750 a gpl (E' vero, credetemi!), preoccupandomi più del carburante risparmiato che della lunghezza o suggestività del percorso. Non è che abbia fatto grandissimi salti di qualità, la macchina che utilizzo adesso è sempre una modesta torinese di qualche anno fa, ma il suo lavoro lo fa bene. Sono cambiato sicuramente io, nel senso che questa volta ho impiegato quasi il doppio del tempo per percorrere quella strada. E non per l'impervietà del percorso che, anzi, ho trovato molto migliorato. Non per le pendenze della strada
(a volte superiori al 10%), che il mio "nuovo" 1900TD riesce a superare certamente meglio del pandino ad aria compressa, ma solamente per la quantità di tempo persa a fermarmi per guardare cosa c'era intorno e per fare (inutili?) foto a qualunque cosa attirasse la mia attenzione. Come al solito ho perso tempo a nutrirmi di futili dettagli, quasi non avessi voglia di arrivare a destinazione in tempo per la festa, ma anche questo avevo detto in un mio vecchio post, no? Il viaggio, come al solito, è spesso più interessante della destinazione. Il pezzo forte della mia collezione di luoghi comuni abbandonati e non... Il guaio è che non si può viaggiare per sempre, prima o poi devi fermarti e questo, un po', mi spaventa.
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Manca il racconto relativo alla destinazione? Lo so, mi ci servirà qualche giorno per riprendere il filo delle idee, poche ma confuse, che mi permettano di buttare giù quello che penso di scrivere.
Commenti
vabè..il guruspiritoso e insonne ti saluta:-)
:-)
Ciaooooo
Il Guru
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