Signor capitano che ci vuoi far...
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Ieri ho fatto un po' di pulizia, ho rispolverato qualche vecchia foto, ho buttato via qualche vecchio biglietto ferroviario, ho eliminato qualche vecchio boarding-pass aereo, insomma, non sono ancora in ferie, ma mi serviva qualche ora di sano "non-far-nulla" e di far finta di pensare a "quanto-erano-belli-i-vecchi-tempi". Ma ogni azione ha la sua reazione uguale e contraria e ogni scavo ha le sue difficoltà, un po' come quando uno cerca il petrolio e punta una trivella, scava sempre più, ma a un certo punto trova qualcosa di spaventosamente duro. Uno strato impenetrabile, quasi da lasciar perdere. Invece no, basta montare la giusta punta, intestardirsi e aumentare la velocità di rotazione. Alla fine lo superi quello strato, perfori la roccia come se fosse burro, aspetti che esca il petrolio. No, non è andata così. oggi. Ho sentito solo una folata di vento puzzolente e mi sono un po' rammaricato di questo. Però forse è meglio così, oggi non avevo voglia di trovarlo, il petrolio, in fondo posso aspettare ancora un po'. Mi sono seduto ai bordi del pozzo, ho preso una sigaretta... però che strano, non c'era il vecchio pescatore a passarmela, anzi. Il vecchio mi guardava da lontano e mi faceva strani cenni, come se volesse
avvisarmi di un pericolo. Mah! Ho pensato che forse è quasi ora di consigliargli un bravo specialista, forse ha qualche problema di testa, vista l'età. Ho tirato fuori l'accendino, ho fatto ruotare l'innesco, come sempre, appena in tempo per realizzare con terrore una cosa, sempre seduto al bordo del pozzo, cioè che non avevo di certo trovato il petrolio, ma quello che usciva dal foro di trivellazione era semplicemente una delle tante possibili cose in cui si trasformano i detriti seppelliti sotto la sabbia, il metano... (BUM!)
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Sono andato a scomodare Ernesto Testa, Eros Sciorilli e persino Iva Zanicchi, per trovare le parole sufficienti a fornirmi un titolo che non c'entra nulla con il post. Le foto non c'entrano "quasi" nulla, ma oramai sto diventando un maestro nell'allungare un brodo fatto di ingredienti sempre più triti e ritriti... Cosa c'entri il cigno non lo so neanch'io, però non è comune incontrarlo e, in fondo, mi aveva pure salutato, a modo suo.
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