Sali, (mi) ti cucino io!

Vista la precedente esperienza negativa con la cucina popolare italiana e visti una serie di inconvenienti legati alle eventuali alternative, mi è venuto in mente che in fondo di alternative ce ne sono davvero tante. Il classico ristorante vicino casa non può che essere una scelta occasionale, visto che oramai tutti ambiscono ad un futuro glorioso e pieno di soldi. L'alternativa della telefonata a qualcuno che mi cucini (ben bene?) non è da scartare, ma in fondo si tratta di una parte della società in netta via di estinzione. Oramai ce ne sono poche di persone che sanno "cucinare" bene e, spesso (è davvero un esempio calzante) si tratta di molto fumo e poco arrosto, ammesso che ne rimanga a sufficienza dopo il fumo. L'opzione relativa ai pescatori l'avevo già sperimentata, in effetti l'arte di preparare il pesce appena pescato è una cosa che conosco molto bene, forse da prima della stragrande maggioranza dei frequentatori di questa amena dimora. Però oramai non mi sorprendo più, alla lunga si fa l'abitudine a tutto, alle gioie come alle delusioni, alle leccornie di carne come ai manicaretti di pesce. Alla lunga ci si abitua anche a ciò che abbiamo intorno, confondendo spesso la fantasia con la realtà, semplicemente per il gusto di condire, ad esempio, un anno di lavoro con un contorno di ferie varie spruzzato con una salsina di viaggetti verso mete che possano dare quel vago sapore appetitoso e a volte piccante tipico delle esplorazioni di mete sconosciute. Peccato che a volte ci si ritrovi a mangiare le migliori minestre riscaldate e i migliori calamaretti congelati oramai immancabili anche nei ristoranti più esclusivi.
Dai! Analizziamo insieme questo delizioso pranzetto di pesce... Un buon antipasto tanto per cominciare, di solito le portate sembrano non finire mai, c'è qualcosa di crudo e qualcosa di cotto. Qualcosa di piccante e qualcosa di speziato o aromatico o acidulo, magari ci sarà anche qualcosa che non ci piace, ma in prima fame si assaggia tutto. Che viene dopo? Tra un bicchiere di vino (bianco o rosè, di solito) arrivano i primi, di solito un paio, per avere un'idea di cosa siano capaci di fare i personaggi misteriosi chiusi dietro le ante delle porte basculanti. E' in genere a questo punto che i gusti si cominciano a separare, perchè i primi mettono a dura prova l'appetito dei più e perchè a quel punto devi fare delle scelte... Un arrosto misto? Una fritturina? Una pescatrice o un'orata o una spigola? Altro? Più niente? Boh! Comunque si sceglie e si comincia, magari una sigarettina per spezzare un po' e per ingannare l'attesa, anche se si tratta di un rito che oramai ha i suoi risvolti negativi, non ultimo quello di dover allontanarsi dal tavolo per andare all'aperto. Bene, si rientra, si sorseggia qualche altro goccio del vinello di cui sopra e si continua l'opera. C'è chi si concentra sulla propria portata, chi ammette di aver scelto male e chi assaggia qualcosa dai piatti degli altri, anche se pare che sia contrario alle regole del galateo, considerando che in genere si pranza sempre tra amici di vecchia data.
Continuo? No, non ho voglia per adesso, il dolce, il caffè e l'amaro li tengo in serbo per un'altra occasione, bisogna arrivarci con calma e tranquillità, bisogna che ci sia il momento giusto per completare l'opera, anche perchè quello è il momento in cui si apprezza, a chiacchiere, il valore della cucina, la freschezza dei piatti e la bontà del vino. Forse quello è il momento in cui si scopre se si è stati in buona compagnia, a tavola, o meno.
Le foto ovviamente non c'entrano molto, come è ovvio. Le mazzocche (o marrocche o pannocchie, ecc.) non sono un tipico piatto marinaresco e gli arrosticini c'entrano men che meno. Ma a quest'ora non posso fare di meglio, la mia memoria e la mia immaginazione cominciano a perdere colpi.
Mi sfugge persino il telefono di chi conosce la vera ricetta del pane ripieno d'amore e condito di fantasia...

Commenti

Anonimo ha detto…
ma daiii io devo dimagrire cosi mi è venuta fame! cribbio e domani quanti Km di corsa mi devo fare!
Io sono per la frittura sia con che senza spine
Anonimo ha detto…
sono contenta che la sfiga del Guru, la fine dell'estate, le sperimentazioni in cucina di due emigrate in terra angla e chissa' quant'altro ti abbiano ridato la carica e la voglia per tornare a scrivere sul blog. Un abbraccio x x x
try to understand ha detto…
a Fa', in effeti anche io preferisco la frittura (senza spine, però)... ma nessuno mi accompagna, di solito.
Le sperimentazioni in cucina un giorno (spero) le assaggerò dal vivo. Un abbraccio a te, Cla', tanti sorrisi!
Anonimo ha detto…
ho deciso di mettermi a dieta e il blog nn mi aiuta!!!! :)

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