La Città Eterna (2)

Eccomi di ritorno, ovviamente è andato tutto come da protocollo... Sono uscito dalla mia bella tangenziale Est, ho preso la direzione della stazione tiburtina e, invece di imboccare la strada corretta che mi avrebbe portato a destinazione (il luogo indicato dalla freccia) in 10 min. circa, ho imboccato una lunga e lenta fiumana di macchine che, vista la mia imbranataggine, mi ha regalato un ameno giro turistico e panoramico dei luoghi più sconosciuti di Roma e dintorni.
Comunque poco male, oramai sono abituato a questo e sono avvezzo a programmare il mio viaggio, quando vado in macchina, in maniera da partire con qualche ora di anticipo. Però sono d'accordo con quelli che mi hanno detto, quando c'è stato il paragone con i percorsi della vita, che alla fine (quasi) sempre si arriva alla meta e in effetti è vero. La meta non era propriamente quella indicata dalla freccia, in realtà quel luogo mi serviva esclusivamente come base d'appoggio. Il posto in cui avrei passato gran parte del tempo nei giorni successivi era questo semplice, ma a suo modo stupendo e unico fabbricato immerso nel pieno del traffico più caotico, ma incredibilmente in grado di trasmettere un senso di pace e di tranquillità. Chi conosce i miei precedenti post conosce anche la mia passione per i luoghi antichi, soprattutto quelli legati alle varie comunità religiose dal '500 in poi e sa anche che non appartengo a nessuna di esse (tanto per chiarire). Comunque, prima che ci si addormenti tutti nel leggere queste righe, la sostanza è più o meno questa, il viaggio è stato piacevole, un po' accidentato, un po' più lungo del previsto, ma alla fine sono arrivato alla meta. Questa è stata una delle volte in cui ho preferito la destinazione, piuttosto che il viaggio (e non è da me), però manca un piccolo dettaglio... Manca il viaggio di ritorno, che nella realtà materiale c'è e che descriverò in un prossimo post, sempre che ci sia ancora qualcuno a leggermi. Nel viaggio metaforico, cioè nella vita di ognuno di noi, quante volte abbiamo la fortuna (o la sfortuna) di poter disporre di un viaggio di ritorno?

Commenti

Anonimo ha detto…
mmm bella domanda! personalmente nn ho mai avuto la fortuna di effettuare"un viaggio di ritorno"...ma chissà forse un giorno potrebbe accadere...e se dovesse realmente accadere spero sia x una cosa o talmente brutta(così da nn ri-viverla...o talmente bella da riviverla)...di certo sarebbe bello!
Cmq apparte questo sn felice che tu sia stato bene nella mia città...
Un abbraccio e grz delle tue parole,sn state graditissime :)
Anonimo ha detto…
Ciao caro!
Si lo sò... l'altra song era piu intrigante... ma ho voluto cambiare,era da tempo che ormai riecheggiava nella mia dimora... ciò nn toglie che possa sempre tornare a farlo! :)
Come stò? ma viaggio sulla normalità credo... alti e bassi... ma in media sn stazionaria in questi giorni... e in alcuni lati anche serena.
Qui piove e io odio la pioggia...mi mette agitazione e un pò di nervosismo,spero che almeno questo fine sett. nn piova...
Tu come stai?....Come procede il tuo cammino?
Un abbraccio!
try to understand ha detto…
...sai che in effetti anche a me piace di più risponderti in *questo* blog? Solamente pensavo che fosse indelicato non passare dal tuo, per risponderti...
Mi fa piacere che tu me lo abbia detto, oltre a farmi piacere vederti qui, ovviamente.
Sorrisi (poco creativi, in questo periodo) e abbracci (non posso aggiungere i baci per ovvi motivi di copyright :)
try to understand ha detto…
Sento già il rimorso che mi attanaglia e che mi inseguirà per le strade del mio lungo cammino, Cercherò negli angoli bui il perdono per averti negato una sincera espressione di affetto che mai ti avrei negato, ma, purtroppo, il mettere insieme "baci & abbracci" mi avrebbe esposto a curiose noie legali da parte dell'omonimo produttore di magliette con quel marchio... :)
Un bacio solo, sarà sufficiente per espiare la mia colpa ed ottenere il tuo perdono?
Sorrisi timorosi...

Post popolari in questo blog

Indeterminazione

First we take (a) Manhattan...

Polvere...