I cannoni di San Sebastian

La costa atlantica della Spagna è uno di quei posti che ho sempre visitato con piacere, come tutti i posti di mare in generale, forse perchè il mare l'ho sempre visto da vicino e ogni volta che me ne separo provo una sensazione simile a quella che prova solitamente un bambino quando si allontana la prima volta dalla mamma.
Non impazzisco nel vedere le spiagge assolate con contorno di ombrelloni e vacanzieri carichi di borse e di stress. Preferisco le spiagge selvagge spazzate dal vento dell'inverno e le scogliere rocciose a picco sul mare, possibilmente flagellate dalle onde e con l'aria circostante carica di salsedine e di umidità. Sono sicuro che ci sarebbero frotte di psicologi in grado di dare un'interpretazione a queste mie sensazioni e ai miei desideri (spero che non leggano il blog, altrimenti rischio di essere rinchiuso...). Io ne ho una sola e, forse, molto semplice. Mi piace così, non lo so il perchè. Questi posti mi hanno sempre riempito l'anima svuotandola da quei tanti pensieri inutili e, a volte, nefasti che vorrebbero prendere il sopravvento e che, invece, possono essere spazzati via da qualcosa simile al vento che sferzava come un dannato il piccolo scoglio di San Sebastian.
In via collaterale, e non è poca cosa, vi posso assicurare che lì si mangiava veramente molto bene...

Commenti

try to understand ha detto…
Magari non hai trovato i posti giusti, in fondo uno rischia di girare molto a lungo, prima di vedere qualcosa che lo soddisfi o lo riempia. Conosco persone che vanno entusiaste, ad esempio, delle calli di Venezia. Personalmente ci sono stato diverse volte, i luoghi sono obiettivamente belli, ma a me mettono una gran tristezza e una voglia di andare via.
Domani invece andrò nella Città Eterna, luogo anche obiettivamente bello e ricco di storia e cultura, ma che mi lascia sostanzialmente senza grosse emozioni, almeno negli ultimi tempi. Vedrò di fare qualche foto, magari una sarà degna di essere postata...
Sorrisi itineranti
try to understand ha detto…
lia, posso farti una domanda indiscreta? (se vuoi, non rispondere)
Come fai a tollerare lo xanax e ad avere problemi con il tavor?
E' una domanda cretina, ma mi è venuta spontanea ricordando uno dei tuoi precedenti post...
Sorrisi curiosi
try to understand ha detto…
Di ritorno dalla Città Eterna, secondo me si chiama così perchè se ti trovi in mezzo al suo traffico ci rimani per sempre...
Vorrei mettere un nuovo post, ma non ne ho la forza e devo ripartire tra meno di 6 ore (grrrr!!!).
Come stai? So che non ami particolarmente il Sabato, ma spero che tu possa arrivare ai desiderati 4 sorrisi...
Uno te lo mando io, un Sorriso Eterno (come la città). E anche un abbraccio.

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