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Visualizzazione dei post da agosto, 2007

Sali, (mi) ti cucino io!

Vista la precedente esperienza negativa con la cucina popolare italiana e visti una serie di inconvenienti legati alle eventuali alternative, mi è venuto in mente che in fondo di alternative ce ne sono davvero tante. Il classico ristorante vicino casa non può che essere una scelta occasionale, visto che oramai tutti ambiscono ad un futuro glorioso e pieno di soldi. L'alternativa della telefonata a qualcuno che mi cucini (ben bene?) non è da scartare, ma in fondo si tratta di una parte della società in netta via di estinzione. Oramai ce ne sono poche di persone che sanno "cucinare" bene e, spesso (è davvero un esempio calzante) si tratta di molto fumo e poco arrosto, ammesso che ne rimanga a sufficienza dopo il fumo. L'opzione relativa ai pescatori l'avevo già sperimentata, in effetti l'arte di preparare il pesce appena pescato è una cosa che conosco molto bene, forse da prima della stragrande maggioranza dei frequentatori di questa amena dimora. Però oramai no

Penne all'arrabbiata

Visto il notevole successo riscosso dalle ricette via blog, come già visto un po'qui e un po' là , ho deciso di proporre anch'io un classico della cucina (?) mediterranea, un piatto che conoscono un po' tutti e che ha numerose varianti. Non sono mai stato un granchè come cuoco e gli effetti di questo fatto sono sparsi un po' ovunque. Devo inoltre premettere che ci sono momenti in cui un digiuno vale molto più di mille antipasti, ma ovviamente questa è la mia personalissima idea... Ingredienti (per 5 persone o per 2 GURU): - 500 g. di pennette - 5 spicchi d'aglio (l'originale ne prevedeva 1, ma visto che fanno bene alla pressione... - 600 g di pomodori (o una bottiglia di pomodoro fatto in casa) - Peperoncino (tanto! Sennò che "arrabbiata" è?) - Un ciuffetto (o due) di basilico - 3/4 di bicchiere di olio di oliva - Sale e pepe (non troppo sale, sennò si attenua l'effetto dell'aglio) - Un ombrello rotto - Un impermeabile - Un cappellino con

Pigrizia

Eccomi qua, era un po' che non ci si leggeva, vero? Mi piacerebbe poter dire che il tempo trascorso dal mio ultimo post sia stato riempito da una miriade di impegni talmente fitti da impedirmi di scrivere. Sarebbe anche stato piacevole poter confessare di aver fatto una lunghissima vacanza contornata da viaggi in posti mai visti, ecc., ecc. Invece nulla di tutto questo, tutta questa latenza è stata dovuta ad una semplice, banale e sana pigrizia, di quelle che ti assalgono nei momenti e nei periodi più impensati e di quelle per le quali cerchi le scuse più illogiche, come il caldo, l'estate, la primavera, l'autunno, l'inverno, il freddo, la pioggia, il sole... Non è che oggi mi senta poi così tanto meglio, nè più intraprendente dal punto di vista componitivo, ma in fondo l'estate sta per finire (si, mi diverto in maniera sadica a dirlo, anche perchè io ho appena iniziato le ferie, mentre gli altri rientravano) e la fine dell'estate è un altro di quei periodi in c