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Visualizzazione dei post da 2008

Dubbi, incertezze, indecisioni & Co.

Mi sono accorto solo oggi che è dal 21 novembre che non scrivo nulla su questo blog, strano, eh? Nel senso, non che sia strano il fatto che io non scriva da allora, ma è strano il fatto che me ne sia accorto oggi e che la cosa mi abbia dato anche un po' di fastidio. Quel sottile disagio dovuto al fatto che di cose da dire, in fondo, ne ho molte e non ne ho nessuna. Dipende dai punti di vista, dipende dalla voglia che ho di rileggerle successivamente, dipende dai feedback negativi e positivi che ricevo. Comunque, morale della favola, non so ancora cosa scrivere qui sopra oggi, però ho iniziato e, come tutte le attività, i lavori e gli esercizi, uno degli obiettivi che a un certo punto della mia vita mi sono fissato di "provare" a raggiungere, è il termine di qualunque cosa iniziata, non importa se essa sia iniziata bena, male o semplicemente così-così. Avevo pensato di scrivere qualcosa di natalizio, ma non l'ho fatto. Non mi sono neanche buttato in tentativi di prosa

Vento di Ponente...

Avete presente quelle giornate di vento sferzante, nelle quali non hai neanche voglia di uscire di casa? Beh, quelle non sono in genere le giornate o i pomeriggi in cui, impegni permettendo, mi piace fare un giro per i posti vicino al mare, fare due passi sul molo e guardare intorno il mare e il fiume con la loro calma a volte monotona. I venti da Ovest-SudOvest sono peraltro piuttosto strani da queste parti, li senti, non te ne accorgi subito che ci sono, perchè i palazzi ti riparano sufficientemente, finchè resti nelle loro vicinanze. In queste giornate, come ho detto, sarebbe più bello e più comodo restare a casa, al coperto, al sicuro da aria, pioggia, scossoni e notizie... No, dalle notizie no, non c'è riparo. Te le ritrovi addosso, ne cominci ad avere cognizione accendendo la tv lasciata accesa per caso. Ok, spegni, accendi la radio, ma non serve a nulla, ci sono cose che arrivano anche lì. Esci, cominci a pensare che forse è meglio subire un po' di vento e non pensare a

"Come a tutti"... (ok, era: "Glasgow, addio...", ma alle 10,25GMT del 13/11/2008 ho cambiato idea).

[PREMESSA] M'è rimasto un cruccio in questo viaggio, quello di aver di nuovo messo piede in terra angla, ma in una regione talmente lontana da Londra e Logoborro da farmi un po' sentire in colpa per non aver provato ad estendere la permanenza. Che faccio? Dirò, come si usa in questi frangenti: "sarà per un'altra volta"? [POSTMESSA] Sapete, a volte vorrei essere mediamente felice "come tutti", pensare "come tutti", non dare troppa importanza alle cose ("come tutti"?), guardare sempre avanti "come tutti" e, soprattutto, vorrei a volte che mi piacessero gli arrivi "come a tutti", sì, perchè d'improvviso ho scoperto di essere anomalo nel mio amore nei confronti delle partenze, con tutto il loro carico di aspettative, incognite e, perchè no, quella sottile vena di malinconia che accompagna gran parte di noi latini quando ci stacchiamo da terra. Anche gli arrivi possono essere belli, senza dubbio, ma non è sempre co

Lugano, addio!

Sono in ritardo, e la data dovrebbe essere diversa, indietro di almeno un mese, però ci sono giorni in cui non riesci a dar corpo a quello che ti frulla per la testa e ce ne sono altri in cui, anche volendo, non ne avresti il tempo. Però, visto che alla fine ce l'ho fatta? Mi è costato qualche chilometro in più, un po' di gasolio e qualche momento di sano traffico autostradale tra Milano, Como e il valico di Brogeda, ma alla fine ne è valsa la pena. Non era tanta, la distanza tra il capoluogo lombardo e l'amena località elvetica nella quale c'è anche un famoso lago. Mi hanno detto anche che in quella città risiede una nota cantante italiana, ma non era quello lo scopo della mia visita... L'ho passata tante volte la frontiera italiana, per destinazioni diverse, per motivi diversi, ma solamente una volta in automobile e, tra l'altro, moltissimi anni fa, sempre se 18 anni fa possano essere considerati moltissimi. Già, moltissimi, come definirlo un superlativo? Come

Milano addio...

Avete ragione, non so mantenere le promesse, avevo detto che non avrei più detto "addio" nominando una città, a meno che non fossi andato nella famosa città nella quale più volte si è detto "addio". Di solito tutto ha un motivo e una spiegazione, ma non nel mio caso, perchè quello che scrivo a volte fa parte di un mondo che neanch'io conosco fino in fondo. Poi capitano gli imprevisti che, a volte, sono dei finti imprevisti, finti perchè un po' dovevamo aspettarceli e, soprattutto, fintamente (si può dire "fintamente"?) imprevisti perchè un po' forse desideravamo pure che le cose andassero così. Comunque, per non tirarla troppo per le lunghe, mi sono preparato alle solite 72 ore, questa volta a Milano, una delle mete più battute negli ultimi 5-6 anni, con tutto l'entusiasmo di un viaggio mai fatto, lavando la macchina, cambiando l'olio e mettendo i pneumatici alla giusta pressione (ant=2,1; post=2,3). Cosa mancava? Ah, si! L'ecopass

Dove si va, oggi? Ma, soprattutto, perchè si va?

Stavo rovistando uno degli scatoloni che molti di voi già conoscono, ma non vi dirò quale dei due... Comunque, in quel rovistamento sono uscite fuori tante cose (come direbbe T. Ferro, che non è che poi sia uno dei miei artisti preferiti: "case, libri, auto, fogli di giornale...), dicevo, tante cose, compreso una vecchia radiolina AM del 1970, un cellulare ETACS del 1995 e un accordatore d'antenna con misuratore di ROS/Watt (eh, buon divertimento con Google, ahahah). Ma tutto questo non mi aveva creato grossi problemi o preoccupazioni, no, era semplicemente un modo per strappare a me stesso un po' di sorrisi in questo pomeriggio di fine estate, si, perchè oramai l'estate è finita e mi diverto un mondo a dirlo per creare quella sana depressione post-solstizio a quei pochi che decidono di leggermi. Comunque, per tornare a bomba (da non confondersi nè con Bomba, nota località amena fornita di lago in provincia di Chieti, nè con la bomba, nota pasta fritta solitamente ripi

Bandiera rossa...

Non fatevi ingannare dal titolo, non v'è alcuna velleità politico-ideologica in quello che scrivo e, in generale, non ve n'è proprio alcuna in assoluto, di velleità... È esperienza comune il fatto che a volte se ne facciano tanti, di programmi, a breve, medio e lungo termine. Ieri ne avevo fatto uno a breve, per esempio. Contavo di andare a pesca in alto mare, avevo anche sistemato tutta l'attrezzatura, fatto il pieno alla barchetta e preparato le canne (da pesca, eh...). Tanto per non appesantirmi troppo, ieri avevo anche rinunciato ad un bell'arrosto cucinato "in diretta", anche per evitare il rischioso mal-di-testa-post-montepulciano. Ho rinunciato anche alla tv e, sul tardi, ho fatto un salto al molo Nord, per dare uno sguardo al mare, anche se di notte si vede ben poco e nonostante il fatto che, di notte, abbia tutto un aspetto un po' inquietante. Cerco le sigarette (vizio malefico, devo smettere prima che esse "smettano" me), osservo ancora

Candele

Ce ne sono tanti di momenti e di giorni in cui uno vorrebbe avere un po' di oscurità, tanto per sdraiarsi un attimo e lasciare la mente a spasso o a riposo, dipende dai punti di vista. Chi è che diceva che "il sonno della ragione genera mostri"? Non me lo ricordo più o forse non me lo voglio ricordare o forse non ho voglia neanche di cercare su google. Sì, oramai a tutto c'è una risposta, oramai non abbiamo quasi più neanche il beneficio del dubbio, perchè basta mettere quello che cerchiamo sulla famosa finestrella per avere, o aver l'impressione di avere, tutte le risposte. Però non è così per tutto, ovviamente. Ci sono cose a cui non riusciremo mai a dare una risposta oppure, semplicemente, ci sono cose a cui una risposta ce la siamo già data, magari sbagliata, però è la nostra e non abbiamo nessuna voglia di trovare qualcuno o qualcosa che ce ne dia una diversa da quella che già conosciamo. Accade come al solito su alcuni dei fatti del passato, di quelli soprat

Signor capitano che ci vuoi far...

Si, lo confesso, ogni volta che esco con un qualcosa di galleggiante, sia esso un gommone, una barca o un materassino gonfiabile, mi prende una specie di quasi angoscia, che non so ben definire. Ok, forse "angoscia" non è il termine esatto, ma io e la lingua italiana facemmo a pugni una trentina di anni fa e, da allora, non ancora son riuscito a prendermi la rivincita. Comunque, ce ne sono tanti di motivi per andare in mare e ci sono anche giorni in cui sarebbe meglio non farlo, però come si fa a perdersi una rituale processione sul mare? Sono anni che vivo qui, sono altrettanti anni che ne seguo i dettagli e le sfumature, diverse di anno in anno, particolari e dettagli che spesso sfuggono, se non li osservi attentamente. Ma anche dettagli che non condividi con altri, semplicemente perchè servono solamente a sè stessi. La sapete sempre la storia, no? Ci sono molti posti in cui conservare i propri ricordi, io scelsi un paio di scatoloni, quelli di cui vi ho già parlato, per m

Fuliggine sui muri

E' curioso a volte quello che si scopre cercando la provenienza dei visitatori casuali di un blog e, soprattutto, quelli che andavano cercando tutt'altra cosa. Non so se immaginare in essi la sorpresa o la delusione, provo a spiegarmi meglio: se io volessi cercare un posto dove vendono coni gelato per ordinarne un vagone e, d'istinto digitassi "coni gelato" su un qualsiasi motore di ricerca, potrei essere molto deluso nel trovare, come risultati, una serie di centri di ricerca per lo studio della geometria elementare o un sito di soluzioni agli esercizi di trigonometria del liceo... In fondo io andavo solo in cerca di un buon sistema per soddisfare la mia golosità, no? La fuliggine sui muri è un'altra cosa, forse. La conosco la fuliggine sui muri, perchè ho una vecchia casa, nella quale vado di tanto in tanto, in cui si sono ancora il caminetto a legna, la stufa a kerosene e un vecchio braciere di rame che, pur rischiando un'intossicazione da monossido di

Inchiostro...

Il caldo fa brutti scherzi un po' a tutti e, ovviamente, io non faccio eccezione... Non mi andava di accendere il PC, con tutto il caldo che faceva oggi, però non mi andava neanche di far passare un'altra giornata senza che vi fosse qualcosa di scritto quaggiù (o quassù, a seconda dei punti di vista). ... metto qualche linea di testo qua e là, tanto per fare un po' di spazio e, soprattutto, per dare l'impressione che il post sia stato in qualche modo pensato a tavolino e studiato nei dettagli (ahahah!) :°°°°°) ... Et voilà! Il capolavoro è servito, magari non su un piatto d'argento (no, neanche su un piatto di plastica, ci mancherebbe...). Tutti pronti a cancellarmi dai link e dai bookmark? Grazie a chi vorrà restare :*

Self-organized criticality

Sapete una cosa? Ci sono giorni in cui mi piace andare a vedere le modifiche che i nostri amministratori apportano alle vecchie infrastrutture delle nostre città. Ok, come al solito era una scusa, la scusa per cercare di prendere una bicicletta e riprovare a percorrere, più che le strade, le sensazioni di quando quell'improbabile mezzo di locomozione era l'unico modo per arrivare da un punto all'altro. Certo, molti tra quelli che condividono con me la certezza che potrebbe essere anche oggi uno dei migliori mezzi di locomozione, converranno che l'aumento del traffico motorizzato costituisce un rischio non trascurabile all'incolumità di chi si muove "lentamente". Beh, ho detto che non avrei mai parlato di problematiche politiche o sociologiche e, quindi, tengo fede al mio impegno e chiudo qui la parentesi "polemica". Dicevo, ho fatto un bel giro della città e mi sono trovato su un vecchio ponte ferroviario, attualmente dismesso e trasformato in un

Casetta sul mare

Ok, sgombriamo subito il campo da equivoci. Il grande Montale non c'entra nulla, per quanto io in passato abbia già scritto qualcosa con un titolo simile. Adesso no, il post è nato da una sorta di scommessa con me stesso, perchè, direte voi. Come al solito non c'è un perchè, soprattutto per il fatto che io e le arti grafiche siamo due rette parallele, al massimo posso disegnare le casette in montagna e i gabbiani che sembrano tanti "viva il sole!". La scommessa consisteva nel riuscire a disegnare la casetta senza il consueto sfondo montagnoso, ma, questa volta, in riva al mare. Il risultato potete vederlo voi stessi in tutto il suo splendore... Ancora lì? Complimenti, è davvero una dimostrazione di grande coraggio o, provo ad essere anche un po' ottimista, di grande amicizia, il che mi onora non poco. Non avevo mai disegnato casette sul mare, non avevo neanche mai disegnato il mare, ok, non avevo mai neanche DISEGNATO... Oggi ho avuto tanti motivi per farlo, non u

Event(ually?)

Ce ne sono tanti di eventi e ricorrenze che di tanto in tanto ci tornano in mente, vero? Compleanni, anniversari, matrimoni, comunioni, e chi più ne ha più ne metta, passando anche per eventi meno piacevoli o decisamente tristi. Pensavo a questo ieri, mentre mi preparavo a passare una di quelle giornate che solitamente fissi nella memoria e in qualche album di fotografie. Pensavo alle solite cose, tanto per continuare ad essere monotono, una volta era un po' più difficile ritrovare tutte le foto e tutti gli eventi. Dovevi aprire uno scatolone o un armadio, tirare fuori tutti i raccoglitori, sfogliarli, spesso uno a uno, fino a trovare quello che andavamo cercando. Adesso è più facile, anche chi non è sufficientemente ordinato può facilmente con un click trovare quello che cerca, è fin troppo facile scandagliare un archivio digitale e rivedere in un'ordinata e rigorosa scansione tutti i ricordi fissati in un set di foto. Che bella la tecnologia, vero? Belle anche le foto digital

Venite e vedrete...

Titolo impegnativo, vero? Una vecchia canzone di Neil Young diceva, tra una strofa e l'altra, " there's more to the picture/than meets the eye ...". Non ho alcuna intenzione di offendere l'intelligenza e la cultura dei più, la frase si spiega e commenta da sola. Ho perso un po' di tempo per guardare le foto che avevo fatto in questa insolita trasferta, insolita perchè in parte inaspettata. Ho perso un po' di tempo per scegliere quali mettere in questo post e, di conseguenza, non ne ho scelto che due, quelle che in qualche modo rappresentavano un po' le immagini che mi avevano colpito per l'occasione. Paradossalmente le foto non sono neanche state scattate a Paestum, meta del viaggio e luogo del solito soggiorno improvvisato. Tra l'altro posso serenamente affermare di aver soggiornato in uno dei peggiori alberghi che io abbia mai incontrato nel mio cammino. Sì, anche a Skopje la stanza era migliore, però in fondo non posso neanche lamentarmi, vi

Ostriche a Fiumicino

No, amici, non sono uscito improvvisamente di testa, almeno non più del solito. Cercavo un titolo per il mio post che non c'entrasse nulla con il testo che stavo scrivendo. Sì, lo so che è quello che faccio normalmente, ma questa volta non avevo sufficiente fantasia e così ho dovuto far ricorso ad uno stratagemma che si è presentato all'improvviso, autonomamente e, peraltro, senza preavviso. In fondo però succede così per molte cose, alcune piacevoli, altre un po' meno, altre da dimenticare del tutto. Oggi stavo rileggendo un po' delle cose che ho scritto nei quasi tre anni di vita di questo foglio di appunti virtuale. Certo che ne ho scritte di cavolate, per non dire altro, però è bello rileggerle, in fondo. Sì, è un po' come sfogliare un vecchio album di foto o il vecchio quaderno delle medie (ve l'ho detto che conservo quasi tutto, vero?). Il guaio è che uno tende a rileggere le cose che ha scritto e a guardare le foto che ha fatto con lo stato d'animo de

Chain (Of silver? Of gold?)

REGOLE: 1- indicare il Blog che vi ha nominato e linkarlo 2- inserire le regole di svolgimento 3- scrivere sei cose che vi piace fare 4- nominare altre sei persone che proseguano la catena 5- lasciare un commento sul blog dei sei bloggers prescelti Che lavoraccio...: 1) E' stato ricevuto da: Mami che ringrazio calorosamente (si, davvero :); 2) vedi sopra; 3) ecco le sei cose che mi piace fare: a - disegnare casette in collina al tramonto con gli uccellini che svolazzano, magari insieme ai bimbi, per far loro capire come NON si disegna :D ; b - sognare di essere al largo su una nave mercantile ad ascoltare la radio (ad onde corte); c - viaggiare (e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada... ecc., ecc.); d - provare a "sentire il profumo di tutte le cose e la loro realtà tattile", però con l'ingenuità e la curiosità che avevo più di 30 anni fa (beh, me n'è rimasta ancora di curiosità, ma i "filtri mentali" tendono a offuscare i risultati

Dare la precedenza ai serpenti...

Per quanto il titolo possa trarre in inganno, in esso non c'è nessun doppio senso, sia esso voluto o casuale. No, è solo che ho un po' di foto da inserire in questo post e, di conseguenza, mi toccherà essere più prolisso del solito. Non che la cosa mi riesca male, anzi, però mi auguro che qualcuno un giorno mi chiederà anche il resto delle foto che non ho pubblicato. Sarò ben lieto di regalare tutta la collezione, magari deciderò di dedicare una didascalia ad ogni foto, per renderne comprensibile il significato che, altrimenti, resterebbe oscuramente sepolto in quella che è la mia tenebrosa e labirintica mente. Sì, labirintica, ma non come vanto, perchè è così labirintica che a volte mi ci perdo anch'io, imboccando strade sconosciute e, soprattutto, non riuscendo a trovare facilmente la via d'uscita. Comunque, per tornare all'argomento principale del post, come avevo già detto precedentemente, il primo giovedì di maggio sono andato in quell'amena località monta

P'anda' (si, ma p'anda' dove?)...

Basta poco, a volte, per farsi un viaggetto nel tempo. Altro che Jules Verne e le sue vecchie fantascientifiche diavolerie. Nemmeno il capitano Koenig e l'ingegner Victor, nell'episodio in cui entrano nel worm-hole, sono riusciti a fare tanto... No, è bastata una stupida guarnizione di una stupida pompa del gasolio, vicina ad uno stupidissimo "attuatore del minimo" (boh, così l'ha chiamato il meccanico) per mettere ko la mitica marea color oro pallido. Per essere più precisi, il gasolio finiva sul motore e io non ho ancora nessuna intenzione di finire arrosto, tanto più che ho un po' di impegni, prima di andare dall'altra parte per vedere chi/cosa c'è. Però provo a non perdere il filo, non vorrei impelagarmi in questioni filosofico-teologiche, non ora, anche perchè sono stanco a sufficienza da non poter evitare di dire stupidaggini o di dire cose di quelle di cui ci si pente dopo un po'. Comunque, per tornare a bomba (no, non è ancora esplosa la ma