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Event(ually?)

Ce ne sono tanti di eventi e ricorrenze che di tanto in tanto ci tornano in mente, vero? Compleanni, anniversari, matrimoni, comunioni, e chi più ne ha più ne metta, passando anche per eventi meno piacevoli o decisamente tristi. Pensavo a questo ieri, mentre mi preparavo a passare una di quelle giornate che solitamente fissi nella memoria e in qualche album di fotografie. Pensavo alle solite cose, tanto per continuare ad essere monotono, una volta era un po' più difficile ritrovare tutte le foto e tutti gli eventi. Dovevi aprire uno scatolone o un armadio, tirare fuori tutti i raccoglitori, sfogliarli, spesso uno a uno, fino a trovare quello che andavamo cercando. Adesso è più facile, anche chi non è sufficientemente ordinato può facilmente con un click trovare quello che cerca, è fin troppo facile scandagliare un archivio digitale e rivedere in un'ordinata e rigorosa scansione tutti i ricordi fissati in un set di foto. Che bella la tecnologia, vero? Belle anche le foto digitali, fai uno scatto, vedi se va bene e decidi se tenerla o cancellarla, molto meglio dei vecchi negativi, per i quali era necessario aspettare almeno un paio di giorni o più, prima di vedere quale capolavoro (si fa per dire) o quale obbrobrio si fosse immortalato sulla pellicola. Davvero molto meglio? Chissà quante foto apparentemente insignificanti in un determinato istante sarebbero state cancellate, chissà di quante sensazioni ci avrebbe privato una tale "epurazione a priori". Forse è per questo che non cancello neanche le foto digitali uscite male, forse è anche per questo che dovrò decidermi a cambiare l'hard disk del mio notebook. Sì, perchè le foto digitali me le porto tutte dietro, non si sa mai, dovesse capitarmi di restare isolato per giorni in qualche località straniera...
Ok, mi sto facendo prendere la mano da argomenti che c'entrano poco con il filo conduttore del post, ma in fondo forse non ce l'avevo un filo conduttore. Stavo provando a farmi guidare da ciò che resta di una serie di emozioni e sensazioni odierne, ce ne sono tante di sensazioni, alcune descrivibili, altre un po' meno, forse perchè lontane nel tempo, forse perchè difficili da ricordare per il numero di anni passati, per la difficoltà a focalizzarne i contorni o semplicemente per quello schermo protettivo che alcuni di noi costruiscono con il solo scopo di difendersi da ricordi non del tutto allegri. Come al solito il rischio è anche quello di "dimenticare" i ricordi piacevoli, ma si sa, non si può avere tutto dalla vita, no? L'ho imparata tardi la lezione, ma poi non so se l'ho veramente imparata. Le mie fughe mentali continuo tranquillamente a farle, alcuni dei vecchi ricordi, sotto forma di foto, scritti e oggetti, continuo a tenerli per quanto possibile nascosti, ma la tentazione di dare ad essi un'occhiata è davvero forte, anche se alla fine si raggiunge un buon equilibrio, tutto sommato. Però è certezza o solamente sensazione di averlo raggiunto quell'equilibrio? Ho avuto anche il dubbio, a volte, di arrampicarmi un po' sugli specchi, mentre cercavo di insegnarlo ad altri, per motivi "istituzionali" o semplicemente per provare ad essere utile. No, alla fine non sono stato molto utile in questo, di lavoro da fare ce n'è ancora molto, credo... Così come ho molto lavoro ancora da fare per passare allo scanner i vecchi negativi tradizionali, le vecchie diapositive e i vecchi fotoritratti. Come quello qui a lato, scattato davvero in bianco e nero, in uno studio fotografico che non esiste più (qualcuno potrebbe anche pensare che io porti sfiga, eh!), una foto che non ricordavo nemmeno di aver fatto, ma in fondo può succedere che i 35 anni passati dalla luce di quel flash portino con sè un minimo di sano oblio, no?
Ecco, ora mi sono accorto che il layout è in verticale, avevo previsto meno testo da scrivere e oramai mi tocca dilungarmi, ma potete tranquillamente saltare queste ultime righe, hanno solamente uno scopo estetico e non contengono alcun significato compiuto. In fondo forse è così anche per le righe precenti, anche per i post precedenti, ma ad essere sincero ho preso questo vizio e, per ora, non riesco a togliermelo. Forse è più facile che qualcuno o tutti, un po' alla volta, decideranno di togliersi il vizio di leggermi... soprattutto quando scrivo qualcosa nel momento in cui lo "ieri" diventa "oggi" e in quest'"oggi" c'è già una parte del ricordo sicuramente felice, certamente gioioso, ma inesorabilmente velato di malinconia di quello che è successo "ieri"...
Però ero bello a 10 anni, vero?

Commenti

Anna ha detto…
Ti ho scovato nel blog di Nemo, scopro che siamo conterranei, scopro che scrivi post lunghi :-)
non ho tempo per leggerti, parto per le vacanze. Ti esplorerò al mio ritorno. Ciao.....

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