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Visualizzazione dei post da 2023

Non dire "treno!" se non ci sei sopra...

Ogni treno ha una sua ferrovia, ma non è detto che ogni ferrovia abbia un suo treno, per una serie di ragioni che forse potrebbe essere anche tedioso spiegare. Ma voi siete abituati a quel fantastico tedio che io sono stato sempre capace di elargirvi, vero? Tantopiù che sono più che certo che se dovessero esserci più di due persone a leggere questi post, potrei già festeggiare a ostriche e champagne. Ah, dimenticavo! avevo già parlato di ostriche qualche tempo fa, mi sa proprio qui , ma sono passati tanti anni, sicuramente ne sono passati più del tempo in cui ho lasciato ibernato questo luogo, che ora mi piace riportare a livello visibile, almeno visibile a me. Dicevo quindi, non è detto che una ferrovia abbia sempre un treno e in effetti è strano quello che ho visto qualche settimana fa, rappresentato dall'immagine qui a lato, che mi ha fatto inchiodare i freni della macchina, con somma gioia di chi mi seguiva da vicino in quel frangente, costringendomi ad una fermata inaspettata

Passaggi a Nord-Ovest

     Perchè un titolo così? A dire il vero non lo so neanche io, ma vedrò di riuscire a dargli un senso qualora lo abbia, per parafrasare un testo di un noto cantautore di Zocca, nel corso di questa consueta ed "eolica" descrizione ( qui trovate , forse, il significato del termine "eolico").      Non ero mai stato a Torino, se non una volta fugacemente, tanti anni fa, ma senza neanche passare per le vie del centro e senza peraltro vedere altro che l'interno della stazione di Porta Nuova e la sala congressi in cui avrei dovuto passare diverse ore. Quasi dimenticavo di averne già scritto alcuni anni fa, proprio qui , del precedente viaggio che mi aveva portato in quella città, un viaggio "misto" che prevedeva più mezzi di trasporto: aereo, auto, treno e piedi; un viaggio che adesso ricordo con piacere, pur ricordando solo vagamente il motivo, forse un evento legato a miei precedenti trascorsi professionali.      Torniamo ad oggi, però. O meglio, torniam

Lanciano-Pescara solo andata (2/2)

Siete riusciti a superare indenni la lettura del precedente post? Bene, la cosa mi fa piacere e un po' mi consola, in quanto è evidente che se siete ancora qui è perchè un minimo di curiosità su come vada a finire la storia ce l'avete ancora. In realtà non mi dilungherò molto, questa volta, in fondo chi mi conosce lo sa, in genere i miei scritti non sono molto lunghi e inoltre faccio parte di quella categoria di persone a cui piace sia il viaggio sia la destinazione, soprattutto quando il viaggio è in treno e soprattutto quando la destinazione è lontana dalle canoniche mete turistiche e, ancora di più, quando il tempo a disposizione mi permette di perdermi per le vie dei luoghi dove di volta in volta mi capita di fermarmi. Il viaggio di ritorno era già ampiamente stabilito, questa volta con una parte del percorso non ad "altra" velocità, ma su uno di quei nuovi treni che non ti danno neanche il tempo di immaginare cosa stia scorrendo dal finestrino. Però ci sta, perch

Lanciano-Pescara solo andata (1/2)

Sì, lo so, che ci vuole ad andare da Lanciano a Pescara? In fondo sono solo 50Km, più o meno, che si percorrono mediamente in tre quarti d'ora di treno, cosa che fanno giornalmente centinaia di pendolari, quindi cosa ci sarebbe di tanto particolare? In effetti è vero, ma ci sono diversi modi per arrivare a destinazione, potendo anche scegliere di fare un percorso alternativo, che preveda 598 Km totali, attraverso quattro Regioni, in questo caso l'Abruzzo, il Lazio, l'Umbria e le Marche, e cambiando cinque o sei treni. E' un percorso che ovviamente sarebbe improponibile per un viaggio di lavoro o per le necessità quotidiane, è un viaggio che ovviamente ho fatto da solo, in quanto non ho trovato nessuno che condividesse questa mia piccola follia, ma il farlo da solo non mi ha annoiato, anzi, è stato un modo per poter riallineare alcuni pensieri, per poter rimettere al loro posto alcuni punti ben precisi e per potermi godere percorsi e fermate senza la preoccupazione di ev

Andata, ritorno e andata e, forse, ritorno...

  --> importanti premesse: non ho aggiornato il design del blog, per due motivi, uno legato alla mia pigrizia ben nota e l'altro legato al fatto che quei pochi che mi seguivano erano in fondo abituati a questi sfondi e a queste cornici, che peraltro piacciono anche a me; non ho aggiornato, per ora, neanche i link dei "blog amici", non so se lo farò, in fondo, anche se alcuni non sono più attivi, mi ci sono affezionato; la foto qui a lato è la stessa del primo post di questo blog, era il 14 agosto 2005, giusto "qualche" anno fa; come al solito , e come sono uso anche in altri ambiti, le foto e i titoli spesso non c'entrano nulla con il testo, ma ciò è piuttosto noto a chi mi conosce; per il resto... beh, continuo a scrivere "per me", ma anche e volentieri per chi avesse voglia di leggere, pur essendo io conscio del mio essere un po' come i generatori ad energia eolica... Bentrovate e bentrovati! Io sto abbastanza bene e così spero di voi.