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Passaggi a Nord-Ovest

    Perchè un titolo così? A dire il vero non lo so neanche io, ma vedrò di riuscire a dargli un senso qualora lo abbia, per parafrasare un testo di un noto cantautore di Zocca, nel corso di questa consueta ed "eolica" descrizione (qui trovate, forse, il significato del termine "eolico").
    Non ero mai stato a Torino, se non una volta fugacemente, tanti anni fa, ma senza neanche passare per le vie del centro e senza peraltro vedere altro che l'interno della stazione di Porta Nuova e la sala congressi in cui avrei dovuto passare diverse ore. Quasi dimenticavo di averne già scritto alcuni anni fa, proprio qui, del precedente viaggio che mi aveva portato in quella città, un viaggio "misto" che prevedeva più mezzi di trasporto: aereo, auto, treno e piedi; un viaggio che adesso ricordo con piacere, pur ricordando solo vagamente il motivo, forse un evento legato a miei precedenti trascorsi professionali.
    Torniamo ad oggi, però. O meglio, torniamo al 9 agosto 2023 e ai motivi per cui avevo deciso di intrapredere questo viaggio, un viaggio che per poco non è stato più lungo della stessa permanenza in città, un viaggio che avrei voluto affrontare interamente con treni regionali e su improbabili linee secondarie, ma che poi ho deciso di fare più velocemente a causa di un improvviso attacco di pigrizia acuta, di quelli di cui talvolta non riesco a liberarmi facilmente.
    Lo devo specificare, ho un approccio totalmente diverso e provo sensazioni totalmente diverse nelle differenti direzioni di viaggio, soprattutto nei percorsi effetuati in treno o in automobile. Non saprei come descriverli e non so se ciò accada anche ad altri; sostanzialmente, se vado verso Nord o verso Ovest o verso Sud, cambia anche il mio stato d'animo e cambia anche la velocità con cui decido di muovermi. Un giorno spero di trovare un'anima pia che abbia voglia di studiare questo fenomeno che un po' mi incuriosisce.
    Ah! Come dite? Non ho detto nulla circa i viaggi ad Est? Beh, c'è un motivo ben preciso, i miei viaggi iniziano pressochè tutti da Pescara, quindi sulla costa adriatica, e di conseguenza gli unici viaggi che posso fare in quella direzione sarebbero esclusivamente via mare, un elemento con cui non ho tantissima confidenza, come ho peraltro in parte descritto anche qui.
    Questa volta la direzione è stata Nord-Nord.Ovest e mi ha permesso di fermarmi, per poco più di una decina di minuti, anche all'interno della stazione di Milano Centrale, un altro di quei posti a cui sono legato per diverse ragioni che magari un giorno proverò a scrivere. Penso che dovrei anche parlare dei motivi del viaggio, quello di cui sto scrivendo oggi.
    In realtà, oltre alla voglia di passare qualche ora sul mio mezzo di locomozione preferito, ce ne sarebbero almeno un paio di motivi, uno di essi è la curiosità di recarmi a Torino per visitare finalmente la città o almeno vederne quelle strade e angoli che il poco tempo che mi sono dato, circa quindici ore, comprese le cinque o sei di sonno.
    Ce n'è un altro di motivo, molto più personale, molto più difficile per me da spiegare e molto legato agli anni della mia adolescenza e post-adolescenza. No, aspettate, non c'è nessun particolare ricordo legato ad amori giovanili che io stia rivelando qui, almeno non questa volta; il motivo è più semplicemente legato alle mie antiche letture. Lo sapete anche voi, no? Ci sono letture che ti rimangono più impresse di altre e a volte le porti ancora con te e le ripercorri per scovarci altri particolari e altri significati, insieme alla voglia di capire perchè ti abbiano appassionato a loro tempo o perchè quel particolare autore ti abbia colpito più di altri.
    A volte mi sono chiesto se siano state anche alcune letture a imprimere alcuni particolari tratti nel mio carattere o se invece io le abbia a suo tempo scelte proprio in virtù di alcuni tratti del mio carattere, insomma dell'altro lavoro per chi, come dicevo qualche riga più in alto, avrà voglia di studiarci su. Ad ogni buon conto, proverò a non nominare nè le letture, nè l'autore, lascio qualche immagine qua e là, per chi avesse voglia di dilettarsi ad immaginare.
    Sarò sincero, l'obiettivo del viaggio l'ho raggiunto e la meta è valsa tutte le ore passate in viaggio; non ho potuto centrare esattamente il luogo dove avrei voluto pernottare, ma in fondo ero comunque lì vicino, a un piano circa di distanza e per certi versi sono arrivato alla conclusione che il viaggio era da fare assolutamente e, molto probabilmente, sarà anche da rifare.
    Ho immaginato luoghi e situazioni, ho provato sentimenti e sensazioni in una maniera che non mi sarei mai aspettato. Forse aveva ragione un mio antico amico e maestro, che mi diceva sempre che per poter assimilare pienamente le cose che hai letto, dovresti non farti mancare una visita nei luoghi dove sono stati ambientati o dove sono accaduti. Certo, ciò non è sempre possibile, soprattutto se i luoghi sono molto lontani o se dovesse trattarsi di letture fantascientifiche, a meno che non si disponga di una navicella spaziale.
    Si sa comunque che i viaggi nati con uno scopo preciso possono essere talvolta una miniera di sorprese e questo viaggio lo è stato, inaspettatamente. Forse l'ho detto qualche tempo fa, mi piace riuscire a non privarmi mai del piacere di nuove amicizie e anche in questo caso sono riuscito a poter apprezzare il calore e l'ospitalità di amici conosciuti per caso, anche se secondo me non c'è nulla che accada davvero per caso, in uno dei gruppi social che frequento più assiduamente, anzi, in quello che forse frequento più assiduamente. Dovrei nominarli singolarmente e ringraziarli davvero per quelle poche ore che ho potuto trascorrere in quella bellissima città, soprattutto per aver alleggerito quel velo di malinconia che mi ero portato dietro come un ingombrante bagaglio in questo viaggio e che proprio quei momenti insieme hanno contribuito a ridimensionare.
     Il viaggio di ritorno è stato per me "come sempre", perchè l'attesa del treno del ritorno dalla banchina della stazione mi dà sempre sensazioni opposte all'attesa di quello dell'andata, non saprei descriverle, magari ci riuscirò un giorno. Lo dico anche al mio amico capotreno in pensione, che mi guarda, forse mi compatisce un po' e poi torna a guardare il finestrino disegnandoci sopra, col dito e con l'immaginazione, un qualcosa di simile ad un punto interrogativo. A volte, ve lo giuro, mi mancano le sigarette del mio amico pescatore, ma forse è meglio che io abbia smesso, di cose pericolose per la salute ce ne sono fin troppe già così.

 

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Andata: 09/08/2023

Tratta: Pescara Centrale --> Bologna Centrale.
Categoria e numero Treno: Frecciarossa 8814.
Classificazione treno: elettrotreno ETR 500.
Percorso e tempo di percorrenza: 350Km 10:11-13:15 (03:04).
Stazioni/fermate: PESCARA CENTRALE --> Civitanova Marche --> Ancona --> Pesaro --> Rimini --> BOLOGNA CENTRALE.

Tratta: Bologna Centrale --> Torino Porta Nuova.
Categoria e numero Treno: Frecciarossa 9532.
Classificazione treno: elettrotreno ETR 500.
Percorso e tempo di percorrenza: 372Km 14:36-17:00 (02:24).
Stazioni/fermate: BOLOGNA CENTRALE AV -->Milano Rogoredo --> Milano Centrale --> Torino Porta Susa --> TORINO PORTA NUOVA.
 
 
 
Ritorno: 10/08/2023
 
Tratta: Torino Porta Nuova --> Bologna Centrale.
Categoria e numero Treno: Frecciarossa 9311.
Classificazione treno: elettrotreno ETR 500.
Percorso e tempo di percorrenza: 372Km 08:40-11:09 (02:29).
Stazioni/fermate: TORINO PORTA NUOVA --> Torino Porta Susa --> Rho Fiera Milano --> Milano Porta Garibaldi --> Milano Rogoredo --> BOLOGNA CENTRALE AV.

Tratta: Bologna Centrale --> Pescara Centrale.
Categoria e numero Treno: Intercity 607.
Classificazione treno: treno di carrozze FS Gran Confort con motrice E414 (in composizione bloccata).
Percorso e tempo di percorrenza: 350Km 12:00-15:59 (03:59).
Stazioni/fermate: BOLOGNA CENTRALE --> Faenza --> Forlì --> Cesena --> Rimini --> Riccione -> Cattolica San Giovanni Gabicce --> Pesaro --> Fano --> Senigallia --> Ancona --> Civitanova Marche --> Porto San Giorgio-Fermo --> San Benedetto del Tronto --> Giulianova --> PESCARA CENTRALE.

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