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Polvere...

Facciamo così, il titolo è identico ad una vecchia canzone di Enrico Ruggeri, il significato forse se ne discosta un po', ma di polvere ammucchiata comunque ce n'è tanta. Sapete, no? Di quella che provi a togliere e che ricompare inesorabilmente subito dopo, forse perchè non usi uno straccio adatto, forse perchè ne è tanta o forse semplicemente perchè non hai veramente voglia di eliminarla. Magari dopo un po' ti ci affezioni, buttandola via ti sembra di buttar via una parte di te, ti sembra che il troppo pulito possa anche darti fastidio. Eppure allo stesso tempo l'odore di stantio, il bruciore degli occhi, l'offuscamento della vista ti danno fastidio, ti distraggono dalle normali occupazioni giornaliere, quelle routinarie, quelle "importanti", importanti soprattutto perchè forse ti danno da campare, ti danno sicurezza o semplicemente ti danno la piacevole sensazione che sia stato tu a scegliere di occuparti di quello di cui attualmente ti occupi. Che bella la vita eh? Puoi dannarti l'anima per quanto tempo vuoi, puoi decidere di dimenticarti delle cose di cui vorresti dimenticarti, eppure basta poco, basta una vecchia casa abbandonata al centro di una città, basta una giornata di quasi tempesta, nella quale magari avevi deciso di fare altro, per farti perdere tempo a scavare nel tuo passato. Già, scavare nel passato, nei ricordi, nelle sensazioni perdute. Sto diventando più ripetitivo del solito? Mi succede in alcuni giorni dell'anno, sempre i soliti, quelli in qualche modo legati ad eventi concretamente individuabili nel tempo e nello spazio, quelli che ti offuscano la vista come una nuvola di polvere che non riesci a spazzare o, come ho detto, che non vuoi spazzare. Perchè a volte è polvere d'oro, non puoi e non vuoi liberartene, in qualche modo è preziosa e fa parte di quell'effimero tessuto di cui è composta l'essenza stessa di ognuno di noi. Vabbè, basta così. Volevo scrivere qualcosa di più solare, di più consono al periodo in cui ci troviamo, ma è venuta fuori la solita lagna retrospettiva e dietrologica a cui i pochi che continuano a passare da queste parti sono più che abituati e assuefatti...
A proposito di dietrologia, qualche tempo fa buttai giù un qualcosa relativo ad una fontanella a me abbastanza familiare. A meno di un anno di distanza la efficientissima Amministrazione di quel Comune è riuscita a metterne una ancora diversa. Sono passato di là per caso e la sensazione che ho avuto è che quel posto comunque non sia diverso. Ho dovuto fare uno sforzo per decontestualizzare quel ferrovecchio che vedete nella foto, ma in fondo le sensazioni sono più o meno le stesse. "Più o meno", appunto, un po' come tutto in questa giornata. Un "po' come tutto" in questa vita. Vi è venuta la curiosità di vedere la vecchia fontanella? provate ad andare qui, non sono bravo con i link, ma questo era abbastanza semplice : http://cercatedicapire.blogspot.com/2005/08/la-fontanella.html
Ah! Quasi dimenticavo, questa è una delle occasioni in cui posso dire cosa mi lega a questa data, cioè alla giornata di oggi. E' una cosa semplicissima, qualcuno un (bel) po' di anni fa decise di mettermi al mondo, facendosi un piacere e pensando di farlo anche a me. In fondo sono loro grato, non è che possa lamentarmi. Magari avrei evitato volentieri un po' di tristezza sparsa qua e là e condita con qualche sprazzo di angoscia e disperazione, ma vuoi mettere i momenti di gioia che comunque ci sono? Un po' come il cocomero o il melone, l'importante è ricordarsi di sputare i semini...

Commenti

Anonimo ha detto…
Auguriiii!!!
Dopo giorni passati a combattere la polvere e la stanchezza, passo di qua e trovo -finalmente - un nuovo post retrospettivo. A me però piaceva di più la fontanella che c'era prima.
E se fossi ricca, la casa abbandonata coperta di verzura, la ristrutturerei. Ho un debole per gli edifici inizio '900. Ciaoooo!
Anonimo ha detto…
caspita ma io mi chiedo sono polvere d'oro o semino da sputare?chissà io però non mi sento polvere e nemmeno semino io mi sento brezza marina che si sente sulla pelle in riva al mare al tramonto dopo una giornata color oro di fine settembre piena di dolce malinconia e serenità.sono modesta lo so e non uso le virgole.
trytounderstand ha detto…
Moya!!! Grazie, veramente, per essere passata di qua. L'estate porta sempre con sè un po' di latitanza e io latito da molto dalla tua dimora :-) Quella casa la vedo quasi tutti i giorni e il pensiero che hai avuto, cioè una sua ristrutturazione, mi passa sempre nella mente. Se dovessi vincere al superenalotto lo metterò in pratica e ti manderò una foto dimostrativa, anzi, ti inviterò appositamente per l'occasione, no?
I semini o la polvere descrivono qualcuno? Non proprio, quelli erano concetti astratti e non contestualizzabili... La brezza marina di fine settembre è l'espressione giusta e il significato profondo delle cose che quella brezza porta con sè è tutto ciò che racchiude l'essenza stessa di molte delle cose che a volte scrivo, compreso tutto il resto, compresa la malinconia che a volte può essere triste e dolce nello stesso momento...
Anonimo ha detto…
dottore,dottore..c'è una A senza H!!!
Vabbè dai..licenza poetica:-)
magari un salto a Bolognano..ma Presidente di che??
Cari saluti,
Il Guru
Anonimo ha detto…
Una bella bevuta d'acqua fresca da quella fontanella me la farei volentieri.
Bello il tuo blog
Saluti
Giu(talvoltasu')
http://timmagini.blog.excite.it/
Anonimo ha detto…
dimenticare?? Magari lo si potesse fare!!
Io purtroppo non ci riesco...e questo e' un male.
E poi siamo sicuri che e' giusto dimenticare?
Se poi, come gli inglesi, associamo il perdono all'oblio non ci tengo proprio!!
No che non ci tengo!
Ciaooo
Giu'
http://timmagini.blog.excite.it/
Anonimo ha detto…
dottore, un saluto al volo!

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