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Visualizzazione dei post da 2010

14/08/2005 - 14/08/2010

Stamattina ho fatto due passi sulla riva di un lago, lo stesso posto nel quale mi venne l'idea di iniziare a mettere un po' di linee di testo in questo luogo, per certi versi virtuale. Cinque anni fa , per l'esattezza, pensai di fare qualche foto, cercai di capire cosa mi riportassero alla memoria e travasai il tutto su questo spazio, senza pensare a cosa ne venisse fuori, senza neanche pensare alle sensazioni suscitabili in chi lo leggesse e anche a cosa avrei provato io stesso nel rileggere dopo un po' di anni. Non so ancora, in effetti, cosa io provi nello scorrere nuovamente i post, nel rivedere le foto e nel provare a ricontestualizzare ogni singolo momento vissuto e trascritto qui. Però devo ammettere che non mi aspettavo di arrivare a decidere l'effettuazione di una pausa "a tempo indeterminato"... Si, perchè è arrivato il momento di tirare i famosi remi in barca, forse perchè in qualche modo è arrivato il momento di concludere il discorso inizia

Corsi (d'acqua)...

Avete presente il corso di un fiume? In fondo, se uno li guarda nella loro interezza, dalla sorgente alla foce, i fiumi si assomigliano molto tra loro, anche se molti di noi sono stati abituati a pensare a differenti tipi, quelli profondi, quelli larghi e lenti, quelli alpini, stretti, impetuosi e veloci. Non c'è molta differenza tra essi, in genere, in termini di portata d'acqua, ma tranquilli, non ho alcuna intenzione di scrivere un articolo sull'idrodinamica fluviale e sull'entropia delle molecole d'acqua allo stato liquido. Però ci pensavo oggi a quanti siano gli stati possibili di un oggetto, di un materiale o di un elemento geologico, un po' come accade per gli infiniti stati possibili dei pensieri che molti di noi si portano dietro, a volte come un ingombrante bagaglio che a tratti potrebbe anche essere definito inutile. Si, inutile, come direbbero i già precedenemente citati guru del time management, della finanza o della politica... Inutili perchè a vol

Binari?

L’avevo già scritto un post dal treno? Non lo so, non me lo ricordo più, anche perché cominciano a passare troppe settimane tra un post e l’altro e oramai comincio anche a perdere il filo, beh, ammesso che un filo ci sia mai stato… Certo, il rischio di essere ripetitivo aumenta a dismisura, così come aumenta il rischio di scrivere inutili frasi che resteranno qui a riempire un vuoto che per certi versi non so se abbia tutta questa necessità di venire riempito. Ho passato gli ultimi tempi ad occuparmi del lavoro che solitamente dovrei svolgere e a re-imparare un po’ di quelle cose che a volte rischio di dimenticare. Sono a buon punto, tutto sommato e posso anche permettermi il lusso di guardare un po’ fuori dal finestrino. Non che ci sia molto da vedere, come d’altra parte è ovvio che sia, tanti altri prima di me hanno guardato fuori dal finestrino, ci hanno scritto libri, poesie, canzoni e scenografie di film. No, non lo farò, soprattutto perché non ne sono mai stato capace e credo che

Ma se io avessi previsto tutto questo (?)…

Bella domanda vero? In fondo avrete ormai capito che il mio miglior sistema per iniziare a scrivere è sempre correlato a qualcosa già scritto da altri. Spero sempre di non essere un giorno incriminato per violazione di copyright e quant’altro, anche se, come si dice in ambito accademico, “copiare da uno è *plagio*, copiare da molti è *ricerca*”… Va bene, torniamo tranquillamente a noi o, almeno, a quello che avevo intenzione di scrivere. Ci pensavo una delle scorse mattine, alle 7 e 28 circa, mentre andavo al lavoro e mentre osservavo ai lati della strada le case con le finestre ancora non illuminate e i rari bar aperti con poca gente dentro, bar popolati da quei pochi che magari la mattina presto (di domenica in genere succede così…) vanno a lavorare, vanno a pesca o a caccia (si, la stagione è aperta) o tornano da qualche luogo ameno. L’avevo già detto che in auto mi vengono in mente le cose più strane? Si, perchè fa tutto parte di un rituale consolidato: accendo la sigaretta, giro l