No, amici, non sono uscito improvvisamente di testa, almeno non più del solito. Cercavo un titolo per il mio post che non c'entrasse nulla con il testo che stavo scrivendo. Sì, lo so che è quello che faccio normalmente, ma questa volta non avevo sufficiente fantasia e così ho dovuto far ricorso ad uno stratagemma che si è presentato all'improvviso, autonomamente e, peraltro, senza preavviso. In fondo però succede così per molte cose, alcune piacevoli, altre un po' meno, altre da dimenticare del tutto. Oggi stavo rileggendo un po' delle cose che ho scritto nei quasi tre anni di vita di questo foglio di appunti virtuale. Certo che ne ho scritte di cavolate, per non dire altro, però è bello rileggerle, in fondo. Sì, è un po' come sfogliare un vecchio album di foto o il vecchio quaderno delle medie (ve l'ho detto che conservo quasi tutto, vero?). Il guaio è che uno tende a rileggere le cose che ha scritto e a guardare le foto che ha fatto con lo stato d'animo del presente, dimenticando in parte quello che provava durante la scrittura/scatto originale. L'altra cosa curiosa è che ci sia stato (e ci sia) anche qualcuno che le legga, le cose che scrivo. Vi confesso che c'è stato un momento in cui pensavo di chiuderlo, il blog, ma non ci sono riuscito. No, perchè oramai era già diventato come una delle altre cose che mi porto dietro da tempo, mi ci sono affezionato e fa parte di me. Poi è venuta fuori anche la parte "narcisa" della mia personalità e mi è venuta in mente la possibilità che sarei potuto mancare ai miei lettori, non avrei potuto di certo perdonarmelo :) quindi resto qui, continuo a dilettare chi avrà il piacere di passare da queste parti con le mie sensazioni, con un cumulo di frasi a volte forse anche senza senso, con qualcuna delle mie impressioni di viaggio, ma in fondo, volendo anche usare uno dei soliti ed abusati luoghi comuni, che cos'è la vita se non uno di quei misteriosi viaggi nei quali non sai mai quali strade troverai? Larghe e scorrevoli, a volte trafficate, qualche volte sconnesse e piene di buche. E se il motore si guasta? Se le sospensioni cedono? Se i fari non illuminano abbastanza? Se il manicotto della turbina si buca? Beh, ce ne sarebbero diverse di soluzioni. Ligabue (il cantante, non il pittore...) parlava delle "strade troppo strette e diritte", quelle in cui non si può cambiare rotta o sdraiarsi un po', secondo me un po' di tempo per fermarsi a riflettere c'è sempre modo di trovarlo, anzi, è meglio trovarlo, soprattutto perchè non si può cambiare rotta se non ci si ferma un attimo, si rischierebbe di non vedere in tempo l'indicazione giusta, di mancare l'uscita desiderata e di doversi sentir dire la solita frase dal maledetto navigatore che sotto le gallerie nemmeno funziona: "tornate indietro quando potete". Lo sapete che cosa significa una frase del genere in autostrada, no? Di solito significa farsi inutilmente almeno altri 50 chilometri, se tutto va bene...
Ah, dimenticavo, dove ho preso il titolo del post? Eh, chiedetelo all'unico visitatore che è riuscito ad arrivare fin qui utilizzando quella chiave di ricerca. Per ora non ci vado a Fiumicino a vedere se ci sono negozi di ostriche, per ora (domani) mi accontento di questo simpatico viaggetto fino a Paestum, sperando di avere abbastanza tempo per assaggiare qualche bella bufala (nel senso di mozzarella, ovviamente...).
Commenti
ps: si , ci sono persone che ne sentirebbero moltissimo la mancanza, che ci riflettono sopra e ritornarno pure nei vecchi post.E non sei tu :D
Ma soprattutto, buon viaggio (E che viaggio!!!)
^^
M@
Certo, è durato un attimo, ha prevalso la voglia di continuare a buttare giù sensazioni e impressioni in questo contenitore. Impressioni e sensazioni magari incomprensibili e a volte ripetitive, ma va bene così, d'altra parte se scrivessi su carta non riuscirei a leggermi neanche da solo :)
Viaggio di andata tutto ok, grazie :)
Moya, è stato un piacere mandarteli. Bentornata! :)
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