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I luoghi (comuni) della memoria

Questa è una visione tutta leopardiana del posto dove ogni tanto mi reco per motivi diversi. A volte porto con me due canne (da pesca!) e provo a riportare qualcosa da passare poi sulla brace, cosa che non mi riesce quasi mai con grande gioia degli animalisti e dei pescivendoli dai quali poi passo per evitare il digiuno e la brutta figura. Comunque, come dicevo, vengo qui per motivi diversi e uno di questi è semplicemente per sedermi su uno degli scogli ad osservare il mare, immaginando di poter portare lo sguardo oltre l'orizzonte. In fondo ci sono stato, oltre quell'orizzonte. Vi ho pure fratturato le scatole con i precedenti post relativi all'orizzonte oltre l'Adriatico, ma non era quello ciò che intendevo. L'orizzonte che ci limita lo sguardo e oltre il quale possiamo solo immaginare non è quello fisico, dal momento che una buona web cam oppure una buona parabola o qualche lira per un viaggetto low cost sono sufficienti per uno sguardo oltre quella linea . No, sono altre le calamite che attraggono il mio sguardo quando mi appoggio allo scoglio, con canna (da pesca) o senza. Soprattutto adesso, dopo la costruzione di quelle "estensioni" che vedete nella foto e dopo un'ulteriore limitazione della visuale, il pensiero corre dietro ai ricordi e ai fantasmi del passato, quelli che abbiamo un po' tutti, credo, e che alcune volte temi possano riapparire all'improvviso davanti a noi, superando la linea immaginaria dell'oblio nel quale li abbiamo cacciati. Però, allo stesso modo, la mente rincorre i sogni che abbiamo fatto e che continuiamo a fare, il desiderio o la speranza di ciò che non abbiamo ancora ottenuto o raggiunto e che, forse, non vedremo mai. Ma a me personalmente piace, pensare che qualcuno di essi possa fare capolino dall'orizzonte o da quei muretti che qualche ingegnere buontempone si è inventato e deposto sull'acqua... Come diceva quel tizio che guardava dalla siepe dell'ermo colle, c'è sempre il pensier del presente o un van desio del passato che a qualcuno di noi piace portare a spasso come un tenero cagnolino al guinzaglio, facendo però attenzione a non farlo trasformare in una feroce tigre pronta a saltarci addosso. Un'ultima cosa, come al solito. In questo posto rivolto ad Est il sole sull'orizzonte è sempre un'alba, a meno che la Terra non cominci a girare al contrario.

Commenti

Anonimo ha detto…
Bellissimo post! (come al solito!!) Anche da me in Puglia quando il sole è a pelo d'acqua vuol dire che è l'alba! Siamo il Giappone dell'italia noi! :D
P.S. Grassie del link, anche io ti avevo incatenato ;-)
Anonimo ha detto…
Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare...
Piaciuti questi versi..scritti dal GURU??:-)
trytounderstand ha detto…
E' bello ritrovarti qui, soprattutto è bello vedere che non hai perso la voglia di scrivere su questi fogli virtuali ed effimeri ed è bello vedere che anche nella virtualità, comunque, ci si può ri-incontrare.
Buona domenica anche a te. Sono diventato più pigro del solito, ma qualche riga ogni tanto riesco ancora a scriverla...
Sorrisi innevati
trytounderstand ha detto…
... non sprecherei una lampadina alogena e abbagliante per aiutare chi non vede. La fioca luce di una candela sarebbe molto più efficace e molto meno pericolosa. Chi è abituato al buio rischia di rimanere abbagliato anche da una comune lampadina ad incandescenza...
Sorrisi luminosi. Se capiti su MSN, fatti vedere.
Anonimo ha detto…
Questo posto somiglia molto ad un angolo di mare di Ostia, dove sono stata qualche anno fa.
L'orizzonte attirava cosi' tanto che veniva voglia di tuffarsi per vedere dove si finiva.
Bello il mare...sempre bello.
trytounderstand ha detto…
Ad Ostia, però, il sole sulla linea dell'orizzonte è sempre un tramonto, mai un'alba... Ma va bene lo stesso, come giustamente dici il mare è sempre bello. Magari se uno ci vive vicino non ci fa neanche caso, però te ne accorgi, quando lo lasci per un po' di tempo.
Anonimo ha detto…
in realtà io amo il nero.. il bianco e il nero.. tutti gli altri colori sono le sfumature in mezzo.. e poi.. non è detto che si debbano utilizzare tutti i pastelli, tutti i colori, tutti insieme..
si puo' fare un disegno con i colori che ti piacciono di più, uno con quelli che ti piacciono di meno, uno con un po' di entrambi..
ogni colore ha un senso, una sensazione, uno stato..
è un passaggio, un pezzo di te che rappresenti..
in fondo i colori non esistono.. sono solo riflessi creati dall'occhio e dal cervello..
anche i sogni sono in bianco e nero.. sei tu ad attribuirgli un colore..
quindi.. ti mando il bacino della buonanotte.. scegli tu di che tonalità

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