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Fusi orari

Una delle ragioni per cui sono andato un po' in giro per il mondo, è correlata al periodo in cui galleggiavo in un mare di menate relative alle attività che in quel periodo mi attraevano di più. Sapete, no? E' la solita storia in cui si parla delle scelte migliori, che sono poi quelle dettate dal cuore, perchè il cuore non sbaglia mai, ecc., ecc.
Il cuore non sbaglia mai, è vero. Ma questa è una verità assoluta che si basa sull'ipotesi, purtroppo erronea, che tutto il resto attorno sia perfetto. Sfortunatamente non è così, forse è vero esattamente il contrario e il guaio è che pensando di essere nel giusto, non ci si accorgere di essere l'unica nota stonata in un mare di condizioni e situazioni erronee e fallaci, che tuttavia appartengono ad un universo autoreferenziale. Che significa? E' presto detto, oltre ad essere semplice nella sua apparente complessità... L'enorme insieme di eventi, situazioni, scelte e progetti sbagliati, la pletora di convinzioni e autoconvincimenti che la strada seguita sia quella giusta, fa esclusivamente riferimento a riferimenti imperfetti, ma che assumono forza in virtù delle proprie instabilità che, alla fine, si compensano a vicenda, dando stabilità al sistema. Sono stato più palloso del solito? Lo so, l'ho fatto apposta. Mi sono svegliato storto, stamattina e volevo triturare i marroni a chiunque passasse da queste parti. Mi sono svegliato storto perchè in questo particolare giorno dell'anno, più che in tutti gli altri, mi viene in mente uno dei tanti incroci di fronte ai quali io, credo come tutti, mi sono trovato. Uno di quelli di fronte ai quali sai già che puoi scegliere NON la migliore delle strade, ma solo la meno peggio.
Ah! Quasi dimenticavo... In tutto questo, il cuore, i sentimenti, specie se sinceri e "puliti" rappresentano un forte elemento di disturbo per l'intero ed imperfetto sistema, quindi, di solito, si ha maggior successo a metterli da parte (forse, chissà, ma non è detto che sia così).
Vi interessa il soggetto della foto? E' un tratto della QEW (Queen Elizabeth Way), la strada che collega Toronto alle cascate del Niagara, passando per Hamilton... Non esistevano le fotocamere digitali, all'epoca in cui ho vissuto lì. Quando riuscirò a scannerizzare le foto relative, proverò a raccontare il resto della storia.

Commenti

Anonimo ha detto…
la foto mi da proprio l'idea di una highway americana..seppure fosse canadese..insomma s'è capito cosa intendto?
non so.
intanto ti saluto caramente.
ciao,
Il Guru
Anonimo ha detto…
Anche io sono tormentata dalla "scelta", dal suo significato e dalle sue conseguenze, dalla sua giustezza o dalla sua sbagliatezza ... e sta cosa che hai detto mi fa penza' ... quindi ... siccome il contesto e' sbagliato la scelta giusta non esiste? o la scelta giusta e' in realta' quella sbagliata? ...
ricambio il trituramento di coglioni ...
trytounderstand ha detto…
In realtà la QEW ha molto della highway statunitense. A partire dal posto della telefoto, il confine dista solo 45Km...
La giustezza e la sbagliatezza, come al solito, dipendono dalla prospettiva da cui guardi le cose. Il guaio è che il punto di osservazione ce l'hai solo *dopo* aver scelto. Quindi comunque noi la mettiamo, ci sarà sempre qualcosa di sbagliato anche nelle cose più giuste e qualcosa di positivo anche nei disastri più neri. Sarebbe più bello definire il punto di vista a priori, ma come ho gia detto, *sarebbe*...
Anonimo ha detto…
Non esistono scelte giuste o sbagliate, semplicemente esistono delle scelte, e ognuna porta in se' le sue conseguenze e i suoi sviluppi. Solo a posteriori si potra' dire se quella e' stata una scelta giusta o no. Ci sono anche casi nella vita in cui non c'è da scegliere perché la via da seguire è chiaramente una, altrimenti ne va di mezzo il nostro istinto di conservazione. Ma chiaramente questa è un'altra storia...

Moya
Anonimo ha detto…
Bello, esteticamente, il tuo blog. E mi piacciono anche i contenuti. Tra l'altro scrivi molto bene. Non sei il solito blogger che condisce i propri post con le k, e nemmeno uno di quelli che scrive come se stesse parlando ad un amico ubriaco il sabato sera.

Ad ogni modo, cosa dire della perfezione o dell'imperfezione del sistema? Mah, niente. Sinceramente non credo nè a l'una, nè all'altra. Sono concetti troppo umani per essere veri. La Natura non bada a queste cose. Solo noi. Ma certo, noi facciamo parte della Natura, perciò in qualche modo la Natura ha in sè questi concetti. Ma forse ce li ha in potenza, per usare un termine della filosofia greca, e non in atto. Tra l'altro, volendo per forza di cose fare una suddivisione io dico che: è impossibile farla. Perchè non esistono riferimenti assoluti. Tutto è perfetto e imperfetto allo stesso tempo, a seconda dei punti di vista. Una relazione uomo-donna può sembrare perfetta a prima vista ma risultare imperfetta (se ad.es. porta alla noia). Viceversa, una scelta, ad.es. lavorativa, può risultare imperfetta a prima vista, ma rivelarsi successivamente quella giusta (e magari era proprio l'unica giusta!). La perfezione cos' come l'imperfezione, semplicemente *non* esistono.

Buona notte, e fatti vivo ogni tanto sul mio blog, ok?! :-)

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