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Sorsi di buio limpido...

Forse in qualcosa rischio di diventare monotono, il guaio è che ho fatto troppe foto da questo posto situato a metà tra le due aree principali della mia città. Un canale artificiale posto alla foce di un fiume che taglia in due la vita di tutti i giorni privandola per certi versi di continuità e ammazzandola, ovviamente, di traffico. Quante sono le cose che dividiamo almeno in due parti? Quante le realtà che prima o poi si dicotomizzano e allontanano con scarse o nessuna speranza di ritorno? Oggi comunque percorrevo questo viale a forma di banchina con uno strano senso di serenità, strano perchè era un po' che non mi capitava di sentirmi così sereno. No, non avevo nè bevuto nè fumato, nè tantomeno ero andato a pesca riportando un improbabile cestino colmo. Non so, in realtà non c'era neanche un motivo per essere più sereno del solito. Forse sarà stato questo tramonto inaspettatamente struggente, con una temperatura ancora sopra la media stagionale e con un vento che, per quest'oggi, aveva deciso di rimanere una semplice brezza, di quelle che si fanno sentire con discrezione, che ti accarezzano senza strapazzarti e che ti fa piacere continuare ad assaporare mentre continui a camminare avvolto nei soliti pensieri che puoi permetterti solamente quando hai quei pochi minuti lontani dalla routine, piacevole o meno, della vita di tutti i giorni. Sarà anche questo, probabilmente, che mi ha un po' dato da pensare mentre guardavo i muri che formano il canale. Anche un fiume che taglia in due una città potrebbe avere un suo scopo, mi butto nella mia vena quasi paranoica? Ok, l'avete voluto voi. Quante volte ci è venuta voglia di mettere un fiume largo decine di metri tra le due sponde dei pensieri e degli avvenimenti contrastanti che si formano durante gli eventi più significativi della nostra vita? In fondo è semplice, alla fine scegli una sponda oppure l'altra e, in ogni caso, sai o decidi che non potrai più attraversarla. Pensavo anche a questo, oggi. Pensavo anche a quante volte ho costruito un fiume, talvolta un ruscello e talvolta un gran canyon, buttandomi da una parte e dimenticando l'altra riva. Nel caso del ruscello magari uno ha anche la tentazione di guadarlo, andare un attimo di là (grazie guru!) e tornare indietro. Nel caso del canyon la cosa è un po' più complicata, ma qualcuno mi ha fatto presente che le moderne tecniche di costruzione dei ponti fanno miracoli... Ok, lo so anch'io questo, non è difficile costruire un ponte, ma avete mai notato quanto traffico ci sia sopra i ponti? Avete mai pensato a quanto sia facile individuarvi ed eventualmente buttarvi giù, quando passate sopra un ponte? Per ora mi basta un binocolo, al cemento e ai pali portanti ci penserò più in là...
Come al solito sia le foto che il titolo c'entrano apparentemente poco con tutto il resto, a meno che non ricordiate da dove venga, quel titolo (vabbè che oramai google è diventato meglio di un estrattore testuale in PERL).

Commenti

Anonimo ha detto…
son rimasta a fissare la foto li' del bicchiere per un po'. ogni tanto faccio pausetta, riapro la pagina e la riguardo. m'incanta.
trytounderstand ha detto…
posso assicurare che la birra ivi contenuta, peraltro fatta in casa, non era neanche male...
Anonimo ha detto…
...è una ferita fra gli alberi l'autostrada che va...
Anonimo ha detto…
c'è traffico sopra i ponti..ma pure sotto..però!
Ciao Doc..stò caffè quando me lo offri?

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