Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2008

P'anda' (si, ma p'anda' dove?)...

Basta poco, a volte, per farsi un viaggetto nel tempo. Altro che Jules Verne e le sue vecchie fantascientifiche diavolerie. Nemmeno il capitano Koenig e l'ingegner Victor, nell'episodio in cui entrano nel worm-hole, sono riusciti a fare tanto... No, è bastata una stupida guarnizione di una stupida pompa del gasolio, vicina ad uno stupidissimo "attuatore del minimo" (boh, così l'ha chiamato il meccanico) per mettere ko la mitica marea color oro pallido. Per essere più precisi, il gasolio finiva sul motore e io non ho ancora nessuna intenzione di finire arrosto, tanto più che ho un po' di impegni, prima di andare dall'altra parte per vedere chi/cosa c'è. Però provo a non perdere il filo, non vorrei impelagarmi in questioni filosofico-teologiche, non ora, anche perchè sono stanco a sufficienza da non poter evitare di dire stupidaggini o di dire cose di quelle di cui ci si pente dopo un po'. Comunque, per tornare a bomba (no, non è ancora esplosa la ma

Forse...

Si, lo so, avrei dovuto intitolarlo "Barcellona addio", ma non l'ho fatto per due motivi. Il primo è relativo al fatto che proverò a non scriverò mai più "addio" in riferimento ad una città, soprattutto perchè mi sta capitando di tornarci almeno due volte. Farò un'unica eccezione, quando finalmente riuscirò (e ci riuscirò, a costo di andarci appositamente) a fare un viaggetto a Lugano... Il secondo motivo è che avevo deciso di dedicare il post ad un'amica che ha ancora il coraggio di leggermi e, dalle mie parti, ogni promessa è debito. Non è stato malvagio il rientro da Barcellona, anche se quella città mi ha lasciato, nelle pochissime ore vissute "da turista" un non so chè di incompleto e vuoto. Sarà forse il fatto che ho scoperto alcune cose importanti quando oramai non avevo più il tempo di rivederle una seconda volta, sarà forse per via della stanchezza che a volte mi assale in questi viaggi o forse semplicemente a causa di una ben conosciu

Ricordi, ombrelli e chiavi (da scordare?)

Stavolta ho sbagliato i tempi, pensavo di trovare chissà quale traffico per arrivare qui e, invece, quello che ho trovato era solo un'illusione di traffico... Sì, nel senso che, a parte una quindicina di minuti di blocco totale per motivi sconosciuti, il resto del tragitto romano è stato assolutamente e imprevedibilmente diretto e rapido. Questo però ha comportato un anticipo di quasi quattro ore sull'effettiva partenza del volo, con tutti gli annessi e connessi. Provo a dirlo con parole mie, ma non so se ci riuscirò. Non ci sono molte cose da fare in un aeroporto affollato come non mai (sarà colpa degli spostamenti da Malpensa?), ho fatto il check-in quasi immediatamente, non avevo troppa voglia di aspettare nell'anticamera delle porte d'imbarco e volevo provare a vedere se davvero era attivata la rete wireless interna. Beh, almeno quest'ultima cosa era vera, anche perchè non avevo molta voglia di fare il solito giro dei negozietti interni pieni delle solite cose o

Ma a parte le parole...

Ecco, questo è un post "minimalista". Forse perchè questa volta sento il panico da "pre-volo" più delle altre volte... Non lo so perchè, forse perchè è primavera? Mah! Ogni scusa è buona per darsi giustificazioni. Comunque stavo cercando di definire gli ultimi dettagli delle cose che devo portare con me e, casualmente (o quasi) mi sono capitate tra le mani un po' di matite colorate. Non che io sappia usarle, non conosco neanche la differenza tra un acquerello e una tempera e non so neanche che cosa siano i colori a olio. L'unico olio che conosco è quello che cambio alla mia mitica auto ogni 10.000Km. Però mi aveva incuriosito quell'astuccio di colori, erano decenni che non provavo ad usarli e, con la speranza di essere perdonato, ho deciso di fare sfoggio di tutte le mie capacità artistiche. Bello, vero? Ci sarebbe da scriverci sopra un trattato di quelli che tanto amano gli strizzacervelli, soprattutto perchè mancano alcuni dettagli, che non ho inserito

FCO ---> BCN (AZ 070)

Partire è un po' morir? Spero di no, altrimenti a quest'ora dovrei essere già sepolto... Ma come si dirà in spagnolo? Sono un po' di volte che atterro nella penisola iberica e non l'ho ancora imparato. Certo, negli anni ho imparato alcune cose che, da bravo provinciale, mi hanno fatto anche sorridere un po', come quando ho scoperto che "salida" significa "uscita" dopo aver inutilmente cercato l'ascensore in un albergo di Pamplona, uscendo più volte all'esterno di esso. Dopo le altre tre volte ho imparato (non la lingua, ovviamente, ma solo i semplici messaggi di direzione), a Lisbona ho imparato che lo spagnolo e il portoghese sono molto diversi, imparerò qualcos'altro stavolta? Chissà, forse sì, forse no. Però non era di questo che volevo parlare, mi sono fatto un attimo trascinare dal panico pre-volo e cercavo di scacciarlo mettendo insieme un po' di sane sciocchezze, di quelle che mi riescono tanto bene... Oggi ho fatto un viag