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Meglio tardi che più tardi ancora.


Sapete una cosa? Quando ho fatto il precedente viaggio in treno stavo già pensando a cosa avrei potuto scrivere per descrivee il ritorno da Bari a Pescara, ma poi, come al solito, ho perso tempo, non ho sistemato le foto, non ho trovato il tempo, ci sono state diverse piaghe di biblica e belushiana memoria, cavallette comprese, ecc., ecc.

    Però alla fine ce l'ho fatta, qualcosa mi è venuta in mente e qualcosa ho deciso di scrivere, qualcosa di interessante magari solo per me, come nella maggior parte dei casi, ma tant'è, di meglio non so ancora fare e non so se lo saprò fare mai.
    Dicevo qualche tempo fa, proprio qui, che i miei viaggi in treno erano pressochè avvenuti tutti in direzione nord o in direzione ovest, ma davvero mai, aggiungo stranamente, più a sud di Foggia; in diverse occasioni mi era capitato di andare anche più a meridione, ma sempre con altri mezzi di trasporto, aereo compreso, e quasi mai da solo. Forse ho già detto anche questo, ma mi piace ripetermi, in genere si tende a rifuggire la solitudine ed è sostanzialmente anche giusto che lo si faccia, ma ci sono momenti in cui è finanche interessante, a volte addirittura piacevole, riuscire a restare davvero soli pure in contesti fortemente antropizzati, pure nelle stazioni più affollate, ma ovviamente molto di più in quei luoghi in cui a malapena passi qualche passeggero.
    Probabilmente è anche questo uno degli innumerevoli  motivi per cui mi piace viaggiare in treno e soprattutto viaggiarci da solo. Certo, apparentemente ogni mezzo di trasporto consentirebbe una sostanziale quota di solitudine, ma per quelli che sono i miei gusti purtroppo non mi sembra sia così. Immaginate un autobus, a meno di non trovarlo quasi vuoto, ed è di fatto quasi impossibile, avete un vicino di seduta, avete persone tutto intorno e, soprattutto, se decidete di alzarvi un attimo, la cosa
diventa piuttosto complessa e scomoda, quando non addirittura pericolosa. Ho peraltro personalmente una discreta idiosincrasia nei confronti degli autobus, pur non negandone la effettiva praticità, anche per via della mia innata ansia nei confronti del trasporto su gomma, quando non sia io a guidare il mezzo. Ovviamente qualche volta sono andato e vado in auto, anche li in effetti si può essere soli, ma è un essere soli che non si può facilmente apprezzare, per una serie di motivi, non ultimo il fatto che bisogna necessariamente restare concentrati alla guida, per ovvie ragione, e che quindi si rischia di non poter apprezzare il viaggio in sè, che resta sempre più bello quando comporta il perdersi, il distrarsi che chiaramente, alla guida, è meglio non fare. Resterebbe il vantaggio di poter facilmente cambiare strada, cambiare itinerario, fermarsi ad osservare qualcosa che appare ai nostri occhi e ci colpisce, ma lo dico sinceramente, negli ultimi anni l'automobile è un affare che prendo solo se non ho alternative.
   Vogliamo parlare dell'aereo? L'ho utilizzato pure innumerevoli volte e la mia sensazione è la stessa di quella dell'autobus, perchè anche lì da solo non ci sei mai, perchè anche lì lo spazio è limitato, come anche lo sono i movimenti. Ma nel caso dell'aereo c'è una cosa in più, un disvalore aggiunto, ovviamente solo per me, perchè nonostante le numerose volte che io vi sono salito a bordo, non sono mai riuscito a liberarmi del sottile timore, anzi, di una franca paura, che fa sì che io sia in genere l'ultimo ad imbarcarmi quando sono al gate. So che non lo farete, ma, se voleste, ci sono diversi vecchi racconti che ho lasciato in giro e che descrivono meglio la situazione.
    Della nave non dico nulla, ho fatto pochissimi viaggi via mare nella mia vita, qualche traghetto e due viaggi più sostanziosi: l'ultimo, nel 1996, per una crociera mediterranea a coronamento di un evento molto importante; il primo invece, nel 1964, un mese di navigazione sulla nave che mi ha riportato dal porto di Melbourne a quello di Napoli, per continuare poi fino a Pescara, credo in auto, ma lì ero troppo piccolo per ricordarne i dettagli.
    Ecco, come al solito mi sono perso in chiacchiere e ho dimenticato il motivo per cui sto scrivendo questa nota... ah, sì! Ora ricordo. La giornata a Bari è stata tranquilla, ma era una di quelle giornate legate ad incontri tipici della mia professione. Una giornata che ho cercato di condire con qualche passaggio in alcuni locali del luogo, per scambiare due chiacchiere, per riascoltare una parlata diversa dalla mia per apprezzare il bello del riconoscerci anche nei nostri modi diversi di parlare una lingua comune e per risentire un accento molto familiare. Un parlare che mi è suonato anche molto triste in quel giorno, in cui un caro amico che aveva quella cadenza, stava partendo per altra destinazione, con un mezzo che non prevede biglietti di ritorno.
    Io invece sì, il biglietto di ritorno ce l'avevo e il mio treno era lì, appena arrivato, con le porte aperte e con quell'aspetto che sembra quasi dirti: "sali, ci penserai quando sei su, ma sbrigati, sennò le porte le chiudo e ti lascio a piedi". No, non avevo ne bevuto nè altro, magari ero solo un po' stanco, ma quella voce mi sembrava proprio di averla sentita.
    Però il viaggio di ritorno, il vagone quasi pieno fino a Foggia e quasi vuoto fino a Termoli e poi a Pescara, hanno avuto il potere di rasserenarmi molto; stavolta non ho fatto nulla nel tragitto, non ho letto libri digitali o di carta, come di solito faccio, non ho aperto il notebook per le solite pastoie lavorative, non ne avevo voglia, ho usato pochissimo lo smartphone, l'ho usato solo per rispondere a qualche messaggio e per avvisare chi era già a casa e mi aspettava: "Sì, tutto ok, il viaggio è andato bene, la giornata è andata bene, la mia voce? nulla, sono solo un po' stanco, ma passa, tutto passa...".


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Ritorno: 23/02/2024
 
Bari centrale --> Foggia.
Categoria e numero Treno: Regionale Veloce 4354.
Classificazione treno: elettrotreno ETR 104 (Pop).
Percorso e tempo di percorrenza: 123Km 18:05-19:28 (01:23).
Stazioni/fermate: BARI CENTRALE --> Molfetta --> Bisceglie --> Trani --> Barletta --> Trinitapoli-San Ferdinando di Puglia --> Cerignola Campagna --> Ortanova --> Incoronata --> FOGGIA.

Foggia --> Termoli.
Categoria e numero Treno: Regionale 23704.
Classificazione treno: elettrotreno ETR 104 (Pop).
Percorso e tempo di percorrenza: 87Km 19:36-20:33 (00:57).
Stazioni/fermate: FOGGIA --> San Severo --> Poggio Imperiale --> Chieuti-Serracapriola --> Campomarino --> TERMOLI.

Termoli --> Pescara Portanuova.
Categoria e numero Treno: Regionale 19788.
Classificazione treno: elettrotreno ETR 103 (Pop).
Percorso e tempo di percorrenza: 88Km 20:40-21:49 (01:09).
Stazioni/fermate: TERMOLI --> Montenero-Petacciato --> Vasto-San Salvo --> Porto di Vasto --> Casalbordino-Pollutri --> Fossacesia-Torino di Sangro --> San Vito-Lanciano --> Ortona --> Tollo-Canosa Sannita --> Francavilla al Mare --> Pescara Tribunale --> PESCARA PORTA NUOVA.




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