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El silencio de la noce

Anche oggi la voglia di scrivere non era un granchè, ma avevo lasciato il mio blog incustodito per troppo tempo e non mi andava di farne passare troppo altro. Che strano, però. In fondo non siete in molti a leggermi e tuttavia sento la necessità di mandare un qualche segnale relativo alle mie impressioni o semplicemente relativo a quello che mi passa nella testa in questo momento.
Sono consapevole di aver cominciato questa storia senza troppa convinzione. Ho iniziato a scrivere per me stesso, per buttare qui un po' di sensazioni e di impressioni. Per scrivere frasi, a volte senza senso, che potessero in qualche modo darmi, fra qualche anno, la misura di quello che penso oggi. Oggi, appunto. Il futuro di ieri e il passato di domani. Una fessura temporale che in qualche modo dimostra la mia stessa esistenza, un piccolo dettaglio, la consapevolezza che il fatto di esistere mi permette anche di decidere in che modo possa vivere questa mia vita. Lo so, è un argomento trito e ritrito, è la solita tiritera relativa a chi ha la possibilità di farle, le cose, e chi non ha tempo, possibilità, mezzi per poterlo fare. Ti stai preoccupando? No, questa non è una delle mie fasi negative, non è neanche uno dei miei momenti pseudo-filosofici. E' solamente un momento di pausa, uno di quegli attimi in cui metti il cervello a "folle" e scrivi frasi senza senso compiuto. Chiedo perdono e apprezzo il coraggio di chi ha letto fino a questo punto...

Commenti

Anonimo ha detto…
anche se nn hai molti commenti nn importa..noi ti leggiamo sempre..perciò aggiornalo quando ti pare il blog,ma aggiornalo..e se lunedi di apsqua te ne vai a cocullo..famme sapè..magari ci si vede!;-)
ciao Dottò,
auGURU di buona Pasqua
Anonimo ha detto…
Io ho letto e continuo a seguire i tuoi pensieri, cercando di capire.
Auguri

MOYA
Anonimo ha detto…
E'necessario andare a folle..
Ci ricarica.
Ci fà osservare.
e a volte pò far capire.
Vedrai presto,molto presto, rimetterai la prima marcia ;)
Un abbraccio colorato

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