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Voce 'e Notte

Sono d'accordo con chi sostiene che Napoli abbia un fascino tutto suo, indipendentemente da tutto quello che nel bene e nel male gravita intorno a quella città, caotica e misteriosa, quanto romantica e intrigante. Non è una delle mete che mi attirano di più, lo confesso, non ho mai avuto un grande trasporto per l'area partenopea, ma è lo stesso motivo per cui non sono attratto da altri posti obiettivamente interessanti, come Lisbona, Venezia, ecc. Non ho la pretesa di conoscere i posti, non mi basterebbe una vita per conoscere a fondo i luoghi dove vivo quotidianamente, immaginate quante ne servirebbero per conoscere "il mondo"... Però, in questa occasione, quelle poche ore che mi restavano libere le ho utilizzate per un giro panoramico nei soliti posti che alcuni di noi immaginano essere quelli tipici, quelli da vedere assolutamente e da stampare nella memoria. Ovviamente non ci sono riuscito, il navigatore mi ha salvato finchè sono stato in macchina, ma una volta a piedi non ho avuto più punti di riferimento e ho vagato inesorabilmente senza una meta precisa, senza avere neanche idea di cosa andassi cercando e senza avere idea di cosa avrei potuto trovare. Nella mente i soliti luoghi comuni relativi ad una città piena di incognite, secondo alcuni piena di pericoli (non è vero) e con gli occhi e la mente affamati di immagini da catturare elaborare e riportare indietro come ulteriore bagaglio di una vita percorsa nel cercare di capire il perchè delle sensazioni, dei sentimenti, delle gioie, delle delusioni e di tutto il resto. Ok, avete ragione, sto diventando sempre più palloso e sempre meno originale, continuo il più delle volte a ripetermi e a cercare simboli e significati nelle minuzie che mi capitano a portata di mano. Però anche questa volta mi è capitato qualcosa di singolarmente strano, qualcosa che non ho ancora capito se sia stato un bene che sia capitato o che se non fosse capitato sarebbe stato meglio. Provo a spiegarmi in maniera meno fumosa e provo a togliere un po' di inutili fronzoli... Trovare qualcuno che suona e canta a Napoli, non è cosa difficile, ovviamente. Neanche a farlo apposta, in una delle serate a cui ho dovuto partecipare c'era un gruppo di artisti di strada tanto bravi quanto cordiali e così ho potuto togliermi una mia personale soddisfazione, qualcosa che aspettavo da anni e che non risentivo da tempo neanche in radio o via MP3. Che cosa, direte voi? Semplice, una canzone in forma di serenata, un pezzo struggente tra i tanti che solo il mio profondo Sud è in grado di sfornare. Ho chiesto una sola cosa al capo della banda (musicale): "che la conosci Voce 'e Notte?". Certo che la conosceva! E a quel punto mi è dispiaciuto non avere un registratore (digitale, analogico, a filo o comunque fosse), mi è dispiaciuto perchè è stato uno di quei momenti che fisserò per sempre nella mia memoria, perchè in quel pezzo c'è tutto e non c'è nulla, perchè chi l'ha cantata ci ha messo tutto e non ci ha messo niente, perchè io non sapevo più dove trovare una sigaretta già accesa da farmi passare, non fosse stato altro che per trovare una scusa per dire "no, non piango, è solo il fumo che mi irrita le congiuntive" (Op. cit. A. Celentano, 1938 - ...).
C'era qualche altro particolare che dimenticavo? Ah, sì... Non era male la cantante del gruppo, anche se oramai forse non ho più l'età per lasciarmi andare a fantasie adolescenziali. Indietro non si torna, eh? D'altra parte mi resta solamente l'illusione di provare a cercare di capire quello che mi capita e quello che mi è capitato, semplicemente buttando su questo schermo un po' di caratteri alla rinfusa e un po' di foto che prima o poi mi stancherò anche di fare. Guru, la prossima volta ti porto con me, così avrai modo, tu che puoi, di apprezzare il bello di questa città.

Commenti

Anonimo ha detto…
Sai leggendo questo post mi è venuto in mente un bel momento della mia e nostra vita, l'unico viaggio che essa ci ha regalato, un ennesimo segreto in due celato.
Fu quasi una pazzia, un viaggio a In Inghilterra deciso in una manciata di minuti.
Quel giorno che mi scalda il cuore eravamo a Londra, mia sorella e l'amica vollero andare al museo delle cere, per noi troppo esoso entrare per vedere delle candele e decidemmo una cosa bellissima, conoscere quella parte della città vagando a zig zag per le sue vie e con una delle caratteristiche che ci accomunava, il girar con il naso per aria fuori dai luoghi dedicati ai turisti per imparare cosa possa voler dire vivere in quella città
Anonimo ha detto…
ci vengo volentieri, cosi la cantante del gruppo la insidio io..a Napoli ci fui..ANI ed ANI fa..
e Voce e' notte è bellissima..ti registerò la versione MINESCA..che è da paura..però ho solo su cassetta..
però comprati NAPOLI, disco di Minona..e mi sai dire cosa ascolti..(Voce e' notte ed altro..;-)

Ciaoooooooooooooooo
Anonimo ha detto…
Mio padre è morto giovane
Anonimo ha detto…
Anche se non ci sei tu sei sempre con me
per antiche abitudini
perchè ti rivedrò dovunque tu sia

per sempre...
Elena ha detto…
Io di Napoli mi sono perdutamente innamorata..Sono per famiglia pugliese, percui ho un forte legame con un certo tipo di..atmosfera diciamo..e Napoli l'ho adorata..con le cotraddizioni gli scorci bellissimi i giri a vuoto cercando un posto dove mangiare, i mercati, i dolci..ero in gita scolastica, e forse questo ha contribuito non poco..però io la trovo amabile..ed è bello perdersi li, senza pensare come fanno in molti, in molte città, che se capiti nel quartiere sbagliata ti rapinano e ti trovi in un mezzo far west..può succedere ovunque, e di solito comunque, non succede mai..
p.s. spezzo una lancia a favore di Venezia..capisco che possa sembrare un giocattolino per turisti, come quelle palline di vetro con la neve finta, ma non credo esista posto più magico per perdersi, magari in una notte d'estate, verso l'una le due, quando c'è pochissima gente e le luci e il silenzio fanno il resto..o nella nebbia..io la amo..forse perchè ci vivo..
Un bacio

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