Starting again (?)

A volte sono i dettagli che fanno la differenza, sono i dettagli che cambiano la realtà di una cosa immobile per trasformarla in un oggetto in movimento, così come sono dettagli quelli che cambiano il movimento di qualcosa in un'inesorabile immobilità. Chi ha un'automobile o una moto o un trattore e, soprattutto, chi li usa per lavoro, sa bene quanto sia diverso avere un motore che gira e trasmette il suo movimento alle ruote permettendoci di percorrere distanze lunghe o brevi oppure avere un pezzo di ferro dal peso di circa 1400Kg immobile sull'asfalto gelido di un anonimo parcheggio inaspettatamente vuoto. La differenza tra il movimento e l'immobilità, una strana e inquietante analogia con la differenza tra la vita e il suo non essere più. Ci pensavo oggi, mentre scorrevo un po' di dati che per una serie di ragioni che interessano forse solo me e quelli che condividono con me le gioie e i dolori di un lavoro che a volte butterei all'aria. Si, avevo aperto questo file pensando di scrivere "qualcosa di divertente", come mi era stato giustamente suggerito, ma non ci sono riuscito, non ci riesco ancora. Oggi ho di nuovo incontrato il mio elettrauto di fiducia, a volte non so se odiarlo o amarlo, ho con lui e con il mio meccanico lo stesso tipo di rapporto, un po' simile al rapporto che uno potrebbe avere con il suo psicologo o psichiatra di fiducia. "E' un problema di tipo topologico", diceva il mio vecchio prof di psichiatria. E forse è davvero così, perchè a volte non vedo molta differenza tra i guasti che avvegono nella mia automobile, croce e delizia di tutti i miei giorni, e i dubbi e le incertezze della mia vita quotidiana, da affrontare con entusiasmo, pazienza e (quando possibile) razionalità. Quello che vedo accadermi intorno, immodificabile, inesorabile, a volte piacevole, a volte disperatamente ineluttabile, mi turba non poco. No, non voglio essere pessimista o triste, non voglio neanche essere troppo realista. Oggi ho di nuovo imparato che sostuitire il pezzo giusto permette di ripartire di nuovo senza troppi problemi, ma questo forse vale solamente per i mezzi meccanici. In noi non ci sono pezzi riparabili o sostituibili, o meglio, tra i pezzi che ci possono sostituire ci sono solamente parti ininfluenti del motore che ci fa viaggiare. La parte più importante, la parte che ci dice quando andare, dove andare e, soprattutto, perchè andare, non ce la potrà mai sostituire nessuno. Ah, dimenticavo... cos'è la topologia? Beh, chiedetelo a Mawiapia, lei dovrebbe avere sicuramente basi teoriche migliori delle mie per poterne parlare con cognizione di causa.

Commenti

Anonimo ha detto…
sei perdonato per non aver scritto"qualcosa di allegro"solo xchè posso capire il tuo stato d'animo,una curiosità ma la prima foto mica è il finto parcheggio che porta alla stazione del tuo paese?baci
try to understand ha detto…
A sinistra di quella foto c'è il mare Adriatico, a destra le casette dei pescatori e il posto in cui sono cresciuto. Sullo sfondo, a Sud, e con la Madonnina del porto in controluce, c'è l'alba del 1° gennaio 2008, vista dalla sponda di sinistra del fiume che taglia in due la mia città e che ne ha lo stesso nome. Coordinate della foto:
42°28'04" latitudine Nord
14°13'18" longitudine Est
Però questa volta sono stato bravo, non mi sono fatto distrarre dalle tentazioni culinarie :-) Baci e, come diceva una mia "vecchia" lettrice, sorrisi a colori
Anonimo ha detto…
try per quella cosa del flowcart... certo che c'hai la mia autorizzazione, ci mancherebbe altro! ;-)

Ricky
Anonimo ha detto…
la topologia e' quella geometria per cui una ciambella ed una tazzina da caffe' sono la stessa cosa. deve averlo detto qualcuno che ora non ricordo. ma e' vero.
Elena ha detto…
Magari non ci sono veri e propri pezzi di ricambio, ma ci sono dei posti dove in qualche modo ci si può ricaricare, e tornare rinnovati, magari dall'altra parte del mondo, lontano dalle persone che si conoscono, da dove poter tornare rinnovati, e poter riprendere le fila della propria vita da un'altro punto di vista..per me ci sono stati un paio di posti dove sono finita in un'estate nella quale ero un pò devastata, il salento e il brasile, dove in modo diverso, grazie alle persone che ho conosciuto, mi sono ripresa..e sono tornata nuova..ma è difficile prendersi una vera vacanza di sti tempi..
Un Bacior

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