Passa ai contenuti principali

La Città Eterna (1)


Sono sufficientemente provinciale da provare un discreto disagio ogni volta che, in macchina, metto piede a Roma. Quello che mi ha sempre colpito è stata la incredibile sproporzione tra il tempo impiegato per il viaggio in autostrada, poco meno di 2 ore, è l'eternità necessaria per il brevissimo percorso tra l'uscita autostradale e qualunque area del centro cittadino. In fondo sembra la storia della vita di molti di noi, provate a pensarci un attimo... La strada che ci porta vicino ad un obiettivo che magari ci siamo prefissati da tempo, è spesso lineare e rapida, quasi piacevole e a volte monotona. Poi, di colpo, vediamo avvicinarsi la meta e improvvisamente ci accorgiamo che la strada comincia a salire, si incurva e si deforma e il liscio asfalto che stavamo percorrendo fa lentamente e inesorabilmente spazio ai sampietrini, alla brecciolina e allo sterrato più insidioso. Io faccio parte di quelli che da più importanza al viaggio, che alla destinazione anche se purtroppo (o per fortuna) un posto dove arrivare dobbiamo comunque trovarlo, quanto meno per riprendere forza e cercare altre mete. Però spesso mi chiedo se, a volte, non sia il caso di scendere dalla nostra piccola e scassata utilitaria e trovare il modo per salire su un potente fuoristrada, nostro o amichevolmente prestato da qualche anima pia che giunga in nostro soccorso, che ci consenta di arrivare tutti interi a destinazione.
Tornano al "tangibile", il posto indicato dalla freccia gialla mi attende inesorabile. Sarò contento di esserci, quando arriverò...

Commenti

Anonimo ha detto…
Già.. dentro di te sai sempre perfettamente la cosa giusta da fare, quale strada prendere.. ma quando inizi a percorrerla ti sembra infinita e troppo tortuosa.. eppure era così ben definita, chiara, quasi scontata..
ma alla fine si arriva sempre (o quasi!) all'obiettivo.. a proprio modo e con i propri tempi..

deliria
Anonimo ha detto…
Il tempo... il grande consigliere!
anche se avvolte sembra nn finisca mai.... e altre ancora scivola troppo in fretta...
Anche io sn una di quelle persone (come te) che mi piace di piu affrontare il viaggio... certo l'arrivo è entusiasmante ugualmente....ma il viaggio ha tutto un'altro sapore,specie se la compagnia è quella giusta...anche se sn da fare tanti km, il viaggio è ciò che mi affascina che amo di piu, mi dà adrenalina...poi se percorso di notte è il top!
Besos!
_Fata Oscura_

Post popolari in questo blog

Le scarpette al chiodo

Queste sono le classiche scarpette-appese-al-chiodo , a dimostrazione della volontà di non giocare più a calcio. Ma lo sanno quasi tutti che questo modo di dire è oramai utilizzato un po' per tutti i casi in cui qualcuno ha deciso di mettere la parola fine ad una qualche attività, piacevole o no, in cui era impegnato da lungo tempo. In genere è una frase che viene intesa come un qualcosa di definitivo, nel senso che chi appende le scarpette al chiodo, ad esempio, non giocherà più a calcio. A volte però potrebbe esserci un significato meno drastico e a tale proposito penso sempre ad alcuni giocatori professionisti che ho avuto modo di conoscere, seppur superficialmente. Questi adesso continuano a giocare tra amici, guadagnando sicuramente meno, ma divertendosi di più e utilizzando, forse, scarpette diverse da quelle che avevano appeso. Provo spesso a fare mia questa seconda interpretazione del modo di dire di cui parliamo, interpretandolo in modo meno negativo e pensando che un'

Acqua alle papere

Uno dei modi migliori per buttare il proprio tempo è quello di andare in un parco pubblico provvisto di laghetto, con una buona scorta di pane avanzato o di biscotti. Poi basta solamente sedersi sullo steccato o su una panchina e tirare nell'acqua, molto lentamente, i pezzetti di pane o i biscotti, osservando le varie specie di volatili che si avvicinano, ovviamente ben felici della (per loro) grazia di dio che proviene inaspettatamente e senza fatica. In tutto questo si possono anche notare alcune variazioni sul tema, ad esempio possiamo notare che le oche (con il becco a punta), in genere, sono più rapide ad arrivare. Le anatre (quelle col becco appiattito, tipo "paperino") arrivano più defilate e timide e cercano di beccare qualcosa prima che le oche, solitamente più aggressive, le attacchino. Ci sono poi i cigni, con il loro movimento elegante e regale che non disdegnano un fugace e superbo passaggio, tanto per non essere da meno. Ci si possono passare anche pomerigg