... o meglio mai che tardi? Questa è una bella domanda che ognuno di noi si sarà fatto almeno una volta nella vita. Comunque, per non scontentare il Guro, mi sono rimboccato le maniche e ho messo mano alle foto scattate a Cocullo lo scorso 4 maggio. Sono ben conscio del fatto di essere ripetitivo, ma oramai chi mi legge ha imparato a sopportarmi e poi ho la fortuna (o la sfortuna?) di essere letto solamente da amici che non mi hanno mai visto dal vivo... o quasi.
Comunque, chi è abruzzese dovrebbe conoscere bene sia il posto che la festa in questione. Come avevo già detto, questo ameno paesino è praticamente vuoto per 364 giorni l'anno, ma in occasione dell'evento diventa un posto molto affollato e nel quale difficilmente ci si riesce a muovere. A volte mi chiedo cosa mi spinga a passarci questa mezza giornata praticamente tutti gli anni. Sarà perchè mi piacciono le tradizioni della mia terra o forse perchè semplicemente mi piace questo misto tra sacro e profano che alberga in manifestazioni come questa. Di solito, poi, incontro sempre qualcuno dei vecchi amici da queste parti e, paradossalmente, mi è capitato di rivedere proprio qui, persone che non vedevo da anni. Ma forse non sono queste le vere risposte e non so se è questo il contesto in cui analizzarle, anche perchè "gli elementi a disposizione non consentono analisi", come diceva De Gregori in una nota e vecchia canzone. Ah! Anche quelle, dimenticavo! La prima volta che venni qui, avevo il mio fido walkman a cassette, un gioiellino di tecnologia (per l'epoca) che adesso farebbe sorridere qualunque adolescente munito di ipod o anche di quei minuscoli lettori MP3 che sembrano giocattolini. Che c'entra, direte voi. Probabilmente nulla, ma pensateci un attimo: adesso in un affarino da 512Mb (il più semplice) ci comprimete dentro un centinaio di brani musicali. Nel lontano 1986 per ascoltare 100 brani musicali vi servivano almeno 10 cassette, per non parlare del tempo necessario a cercarne uno in particolare, se vi fosse venuta voglia di ascoltarlo. Così ricordo che, il più delle volte, mi portavo dietro un paio di cassette, condite di pezzi mescolati ad arte nei giorni precedenti (non mi piace dire compilation) e di solito ne ascoltavo o ne ascoltavamo solo una. Bene, direte ancora, che bello! Facendo così, uno ricorda la colonna sonora di tutti i posti che ha visitato e lega i propri ricordi ed emozioni a suoni e parole ben riconoscibili. Suoni e parole che, come i profumi, hanno il potere di fiondarti in un attimo nella ben nota macchina del tempo che è parcheggiata dentro ognuno di noi. Non la faccio tanto lunga, va... ci sono cassette che non avrò mai il coraggio di buttare, che non riesco a passare in digitale, ma che giacciono inesorabilmente inascoltate nel ben nascosto cassetto delle cose perdute, che poi è a fianco del cassetto dei sogni. Ma questa è un'altra storia.
Un paio di considerazioni finali, le serpi non hanno coperto, quest'anno, gli occhi del santo e la cosa dovrebbe essere di buon auspicio, per chi ci crede; il treno che ho fotografato è decisamente più nuovo di quello della foto originale, è più bellino, più pulito (forse) e più veloce. Peccato, però. A me continua a piacere il vecchio catorcio marrone dell'86...
Commenti
ciaooo
Il Guru
In onore di quest'evento, penserò ad un post con il panda. Peccato che le uniche foto che ho, sono di un vecchio panda (FIAT) 750 a benzina, va bene lo stesso? Si troverà bene in compagnia di serpenti, farfalle dispettose, ecc.?
T'abbraccio
Sorrisi orsacchiotteschi
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