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Moto

Si, oggi è stata una bella giornata, anche se il tempo non è stato magnifico. Però non ci si può lamentare di tutto, anche in Italia un po' di nuvole e un pizzico di freddo sono normali in questo periodo dell'anno. Oggi avevo deciso di dedicare un po' di tempo a me stesso, tornando in luoghi che non frequento più tanto spesso, ma che costituiscono uno dei tasselli che compongono l'insieme che ho costruito poco alla volta, magari anche inconsapevolmente. Ve la ricordate la fontanella che ho descritto un po' qua e un po' ? Ce ne sono tante di fontane, sorgenti e fontanelle che mi ricordano qualcosa o qualcuno e ce ne sono tante davanti alle quali non resto indifferente. Però forse non è questo il punto, talvolta mi trovo a rovistare nei cassetti dei ricordi (si, anche degli indirizzi che ho perduto, come direbbe Baglioni), occasionalmente mi trovo a non aver altro a cui pensare, però correggo subito l'atteggiamento. E' un vecchio detto, no? "Il sonno della ragione genera mostri". Però mi ci sono affezionato oramai ad alcuni dei mostri generati dal sonno della mia ragione e ne faccio tesoro, li stringo a me prima di andare a dormire e li abbraccio nelle notti d'inverno in cui sento più freddo, anche se non possono scaldarmi più di tanto. Oggi ho provato a liberarmi di essi, senza successo, come al solito. Però non mi è dispiaciuto tornare un po' indietro nel tempo, per assaporare alcune delle cose che in passato aspettavo con ansia e trepidazione. Ce ne sono tante di cose che ognuno di noi aspettava con ansia e trepidazione, è la solita storia, no? Ci sono tanti momenti nella vita di ognuno di noi, in cui si prende consapevolezza di qualcosa di irreversibile. Irreversibile è il momento in cui si comprende che Babbo Natale e la Befana non esistono, irreversibile è il momento in cui scopriamo che chi ci ha generato non è infallibile e irreversibile è il momento in cui ci accorgiamo che alcune delle scelte che abbiamo fatto son derivate da un'analisi priva di atteggiamento critico o ponderato. Però non possiamo farci nulla, possiamo solo serbarne il ricordo e possiamo un po' piangere sul latte versato. Non troppo, però. Il passato è limaccioso, gli stivali che portiamo per esplorarlo non danno sufficiente sicurezza e, soprattutto, tutte le cose che rianalizziamo sono viste al passato con gli occhi del presente. Nessun punto di riferimento ha una sua costanza temporale e, se ci fermiamo un attimo a riflettere, non esistono situazioni statiche, cercarle sarebbe come pensare di guidare una moto senza sapere dov'è la posizione "neutral", quella che ci permette di fermarci con il motore acceso, ma senza muoverci, per consultare la mappa del territorio in cui ci stiamo muovendo in un determinato momento.
No, non sono uscito di testa, almeno non più del solito. Forse il guaio è solo legato all'abbondanza del pranzo, che in alcuni momenti obnubila la mente e oscura i pensieri. Si, mi rendo conto che avrei dovuto scrivere un post ipocalorico, ma non ci sono riuscito. Spero di farmi perdonare mettendo in bella vista solamente un dietetico antipasto di prodotti nostrani...
Guru, la moto non è mia, l'ho presa solamente per provare a vedere se sapevo ancora guidarla...

Commenti

Anonimo ha detto…
ti si perdona l'ipercaloricita' solo perche' la moto toglie la scena all'antipasto.
Anonimo ha detto…
motiri e cucina!!!
Anonimo ha detto…
volevo dire MOTORI

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