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Mete balcaniche (4)

29.11.2005 - Camera con vista.
L'avevo detto, no? Uno scorcio di camera d'albergo non potevo farla mancare in almeno uno dei post dedicati a questo strano miscuglio tra lavoro e (pseudo) vacanza. L'arredamento è molto, ma veramente molto, spartano. In compenso l'ambiente è di sicuro accogliente e caldo, cosa che non guasta in un clima che è davvero rigido oltre ogni aspettativa. La TV è rigorosamente accesa, sarò provinciale e gretto, ma tenere questo elettrodomestico in funzione mi toglie un po' di inutili pensieri dalla mente e mi aiuta a riflettere meglio. Anche questo può sembrare strano, per chi mi conosce un po'. A casa il mio televisore è quasi sempre spento, lo tengo lì, come un inutile soprammobile sul quale qualcun'altro poggia altri soprammobili, fotografie e amenità di vario genere e fattura. In albergo no. Lì il televisore è sempre acceso, anche quando dormo, anche quando la quantità di cose che mi corrono dietro sembrano lottare furiosamente con il brusio incessante che proviene dall'apparecchio.
So anche questo, di essere monotono e ripetitivo. Ma in fondo sono pronto anche ad accettarne le conseguenze... Non sono in molti a leggermi e quindi posso sbizzarrirmi ad elencare concetti, a formulare ipotesi e a girare attorno ad ogni singola sensazione fino a sentirne la piacevole vertigine dell'averla esplorata fino in fondo.
Così come posso sbizzarrirmi a scattare foto che non hanno nessun valore artistico o sentimentale, trovate romantico il panorama di Skopje preso dall'albergo con l'autostrada in primo piano? Eppure stranamente mi era piaciuto scattarla, soprattutto all'alba, quando il muezzin della vicina moschea intonava la chiamata a raccolta dei fedeli per preghiere mattutine. Con gli occhi chiusi pensavo di essere a Damasco. Aprire gli occhi mi ha ricondotto ad una realtà ben diversa. Non migliore o peggiore, solamente diversa...

Commenti

Anonimo ha detto…
Qui puoi scrivere ciò ke vuoi e ripeterti anche all'infinito se lo desideri...se qualcuno ti legge un motivo ci sarà no?...
Si,"ho riavvolto il nastro"...forse sl momentaneamente,ma sento come se questo momento già lo abbia vissuto...e in questi momenti è meglio rilassarsi... ;)
Baci colorati!
trytounderstand ha detto…
Di che colore sono i baci? Ne ho visti tanti, immaginati altrettanti e persi molti...
Quelli che ricordo meglio sono quelli bianchi come l'innocenza e quelli rosso fuoco, come la passione. Ne ho dato e ricevuto anche qualcuno nero, come quelli dell'addio e del non ritorno.
Ma è quasi Natale, forse è normale avere un vortice di ricordi che, in qualche momento, rischiano di sovvertire la tranquillità di una vita costruita come un sapiente puzzle.
Passerà, quest'anno come gli altri. Il 27 dicembre saranno andati via sia i fantasmi che gli angeli e, come sempre, si tornerà ognuno a sognare di meno... Come ho già detto, non sarà un bene o un male, sarà solo diverso.
Baci colorati anche a te, con i colori dell'arcobaleno, da scegliere volta per volta, ma sempre tutti a disposizione.
Anonimo ha detto…
Ogni bacio credo che abbia un colore...ed il colore ce lo trasmette chi ce lo pone e le condizioni...
Quindi anche te scegli il colore che piu preferisci... ti lascio alla tua fantasia...ti lascio viaggiare su di essa, sono sicura che il tuo sarà un viaggio incantato!
Il natale ci rende un pò nostalgici è?!... è questo l'effetto che ha su di me...poi cn una passata di spugna tutto finisce,le luci si spengono, e si ritorna alla vecchia e tanto amata vita...
Baci magici

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