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Puro testo...

[Qui ci andava la foto di un bel tramonto tra le montagne]

Ecco, questo è un po' come il black out di cui parlavo nel post precedente...
Mi sembra di essere tornato ai primordi della mia scoperta di Internet (1992, circa) con i programmi di email che giravano sotto Unix e ti permettevano solamente di scrivere con il set di caratteri ASCII, neanche esteso, addirittura senza neanche gli accenti. A volte sento nostalgia di quei tempi e mi viene da scrivere, ad esempio, *perche'*, invece di *perchè*, mi viene da mettere gli asterischi per fare finta di rendere un testo sottolineato o evidenziato, ecc. ecc.
Ma, come in quasi tutte le cose, "indietro non si torna" e così tra un po', penso, tornerà la possibilità di mettere i caratteri speciali, di inserire le foto e di abbellire a dismisura i nostri post.
Meglio come era prima? Meglio adesso? Forse nessuna delle due ipotesi, forse si tratta solamente di due cose *diverse*

Commenti

trytounderstand ha detto…
La tristezza o, meglio, la nostalgia per le cose del nostro passato dovrebbe esser un fatto abbastanza normale e, di solito, ben accettabile. Una vecchia canzone sentita alla radio, una foto che spunta all'improvviso da un cassetto oppure semplicemente la nostra mente che parte per destinazioni a volte sconosciute o dimenticate da tempo.
Le difficoltà vengono fuori, invece, quando il nostro presente ci fa rimpiangere qualcosa del passato, quando ricordiamo con rabbia, per dirlo alla John Osborne...
Non si può modificare il passato, ma questa non è una nostra incapacità o impotenza, forse *per fortuna* è così. Possiamo lavorare un po' con il presente per provare a migliorare il nostro futuro o, almeno, ci proviamo.
Tra un po' vado ad un matrimonio, ne ho visti tanti negli ultimi anni, alcuni andati bene, alcuni male, alcuni così così. L'augurio che farò agli sposi, entrambi amici miei, sarà di riuscire ad aiutarsi nei periodi di maggiore debolezza dell'altro/a.

Buona giornata, carissima tanti sorrisi sinceri.
Blogspot rifunziona bene!
trytounderstand ha detto…
Buona sera, Lia.
Si, è andato tutto bene, come da protocollo gli sposi erano felici, la sposa era bella, la cerimonia è stata piacevole e "abbastanza" coinvolgente, qualcuno si è commosso (me compreso, in fondo sono un sentimentale), gli addobbi erano graziosi, il pranzo era buono, ecc., ecc.
Sono state fatte tante foto e, ovviamente, ho pensato alla mia consueta fissazione di immaginare quelle stesse foto riviste tra 10-20-30 anni. Quanto saremo cambiati da oggi? Quanti di quelli immortalati (che termine strano, eh?) nelle immagini non ci saranno più? E quanti di quelli che ancora non sono arriveranno ad essere tra noi, a gioire e soffrire in questo mondo che, a volte, ci sembra di m.?
Ho fatto il mio augurio ai miei amici, ho sperato che andassero più a segno di quanto siano andati ad altri amici. Ma è solo un augurio, ovviamente, una speranza di non far loro vedere le foto fatte oggi con rabbia e con rifiuto, magari con nostalgia, se possibile senza tristezza...
Sorrisi, Lia. Non vorrei sembrare inopportuno, vedo che ti è difficile, sorrisi lo stesso!
trytounderstand ha detto…
... ma era veramente molto angoscioso, il sogno?

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