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... E' il fatto che tu sei il coltello con cui frugo dentro me stesso...

Credo che a molti sia capitato di leggere un qualche romanzo epistolare. Personalmente non leggo tantissimo, anche a causa della mia ben nota pigrizia, ma se c'è un genere che non mi è mai piaciuto molto, ebbene è proprio quello epistolare.
Mi è capitato, invece, di leggere un delizioso romanzo di questo tipo qualche anno fa e, come tutte le cose che hanno in qualche modo colpito la mia attenzione, di tanto in tanto mi vengono in mente dei passaggi di quel libro e provo a riassaporare le sensazioni che ho provato nel leggerlo. La storia era intrigante quanto piacevole, intensa quanto inquietante. Il finale mi è rimasto un po' indigesto, ma preferirei non parlarne. Anzi, farò di meglio, non dirò neanche il titolo del libro in oggetto, basterà una frase che lascio come titolo... tanto qui in rete è pieno di topi di biblioteca in grado di riconoscere un opera anche solamente dalla posizione delle virgole.
Capriole sorridenti con contorno di giravolte a tutti!

Commenti

Anonimo ha detto…
Da quando quel coltello ha frugato dentro di me... non è stato più lo stesso. E' stato l'inizio della fine.

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