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J'entends siffler le train

Ho impiegato un bel po' di tempo ad imparare l'inglese, un po' per voglia e un po' per necessità. Non posso lamentarmi del risultato e della possibilità che ho avuto di conoscere altri posti e altre culture. Mi è rimasto però un cruccio, quello di non aver mai imparato il francese. Certo, direte voi, non è mai troppo tardi per farlo, ma come ho già detto un po' di tempo fa, io sono un pigro e pensare di dirigere i miei sforzi anche in quella direzione mi provoca un sottile disagio. Conosco, comunque, qualche parola di francese e, in particolare, le parole tel testo completo della canzone di Richard Anthony che da il titolo a questo post. Non la scriverò in questo contesto, chiunque circoli da queste parti è in grado di trovarne i dettagli tramite google e la struttura è talmente semplice che, con un po' di fantasia, il significato viene subito agli occhi...
Ho colto il significato del testo solo adesso e, come tutte le cose che ognuno di noi vorrebbe che fossero *come* vorremmo, ci ho rivisto una buona fetta delle situazioni vissute in passato. Ce le ho viste io, ovviamente. Ognuno potrebbe vederci altro e qualcuno potrebbe non vedeci niente, è il bello dei ricordi e anche il brutto di essi. Vorrei forse, a volte, correre ancora dietro a un treno che sta partendo e cercare invano di dire le cose che non ho fatto in tempo a dire. Avrei l'illusione di fermarlo o, semplicemente, ne avrei il desiderio, unito alla certezza dell'impossibilità di farlo. Non si vive di rimpianti, questo è vero, ma averne qualcuno può dare una mano a non cercarsene altri.

Commenti

trytounderstand ha detto…
Perchè?
Era un bel pensiero, scritto anche bene...
Non mi sono mai piaciuti i rimorsi, preferisco i rimpianti, quelli che hai quando qualcosa avrebbe potuto essere e non è stato. Può essere che tendiamo ad idealizzare le cose che non esistono o quelle irraggiungibili, ma questo fa parte di noi... o almeno di alcuni, di noi. L'aveva già detto qualcun'altro, come al solito...

... Fuori del sogno fatto di rimpianto
forse non mai, non mai c'incontreremo,
forse non ti vedrò, non mi vedrai.

Ma più di quella che ci siede accanto
cara è l'amica che non mai vedremo;
supremo è il bene che non giunge mai!


Sorrisi crepuscolari, spero che la notte sia serena anche per te. Ti aggiungo la carezza "pediatrica".
trytounderstand ha detto…
Alla fine ci sei arrivata, al quarto sorriso della giornata?
(e magari sei riuscita ad ottenerne qualcuno in più?)
Sorrisi sognanti, oppure buon risveglio, se non sono arrivato in tempo.

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